Palpeggia le clienti del market, arrestato dipendente Skip to content

Palpeggia le clienti del market, arrestato dipendente

Il quarantreenne è stato denunciato da due donne: una è minorenne. Secondo la giudice l’unico modo per contenere la sua perversione è il carcere
Violenza sessuale
Violenza sessuale

PORTO SANTO STEFANO. La prima volta, avrebbe attirato una cliente della bottega di frutta e verdura dove lavora in un zona non visibile dall’esterno, con una scusa. Poi l’avrebbe palpeggiata. La seconda volta invece, avrebbe preso una quattordicenne che stava passando davanti al negozio per un braccio, tirandola dentro. L’avrebbe poi baciata, e palpeggiata. Entrambe le donne sono riuscite a scappare. E a denunciare ai carabinieri di Porto Santo Stefano le violenze subite.

Accusato di violenza sessuale

Violenza sessuale, l’ipotesi di reato per la quale l’uomo, un egiziano di 43 anni difeso dall’avvocato Massimiliano Arcioni è stato portato in carcere dove resterà fino all’interrogatorio di garanzia che verrà fissato nei prossimi giorni di fronte alla giudice Cecilia Balsamo.

Il primo episodio risalirebbe al 3 agosto: in quell’occasione Mohamed Wagih Younes El Sayed Zahra, avrebbe attirato una cliente del negozio di frutta e verdura nel quale lavora, in un angolo buio della bottega con una scusa. La donna, dopo aver fatto la spesa, si era avvicinata alla cassa per pagare, ma il quarantatreenne le aveva detto di no.

Una volta fatta spostare da davanti alla porta, avrebbe cominciato a toccarla nelle parti intime, a baciarla e, dopo averla girata, avrebbe cominciato a strusciarsi addosso a lei. La donna è riuscita a divincolarsi e a scappare. Dopo aver raccontato, ancora sotto choc, quello che le era successo al cognato, il giorno dopo è andata dai carabinieri a sporgere denuncia.

Lo stesso aveva fatto la ragazzina di 14 anni, anche lei palpeggiata dal trentaseienne. Mentre la toccava, le ripeteva: «Anche tua mamma è giovane e bella…. te hai il fidanzato?». La ragazzina è riuscita a scappare.

Una volta arrivata a casa, aveva raccontato al compagno della mamma quanto fosse accaduto: l’uomo si era presentato nel negozio per affrontare il quarantatreenne ma era stato cacciato in malo modo dopo essere stato accerchiato da altri due dipendenti del market.

«Perversione allarmante»

«Un’allarmante perversione»: lo definisce così, la giudice Balsamo che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri di Porto Santo Stefano nei confronti del quarantatreenne, l’atteggiamento dell’uomo.

Perversione che sarebbe «rivelatore di una preoccupante incapacità di autolimitazione dei propri istinti e degli impulsi sessuali con un’evidente tendenza alla sopraffazione e alla prevaricazione delle donne, approfittando soprattutto della loro condizioni di fragilità», si legge nell’ordinanza.

Per la giudice quindi, l’unica misura cautelare idonea a tutelare la collettività – si legge – e l’ordinario sviluppo delle indagini sia quella della custodia cautelare richiesta dal pm».

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