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Un’orchestra con bimbi da 6 a 12 anni: la musica contro le barriere

Il progetto di Agimus, Fondazione Cr Firenze e Comune: lezioni di violino, violoncello e flauto, già 15 i bambini iscritti
Un'orchestra con bimbi da 6 a12 anni: da sinistra Alfonso De Pietro, Gloria Mazzi e Sara Minozzi
Un’orchestra con bimbi da 6 a12 anni: da sinistra Alfonso De Pietro, Gloria Mazzi e Sara Minozzi

GROSSETO. Un progetto bellissimo con protagonisti d’eccezione, i bambini: si intitola “Attraverso i suoni – coesione sociale, educazione e musica”, ne sono promotori Agimus e  Fondazione Cr Firenze che lo sostiene insieme al Comune di Grosseto.

L’obiettivo è quello di contribuire, attraverso la musica e l’inclusione, a ridurre la povertà educativa per alcuni segmenti di popolazione fragile del territorio grossetano e quindi a promuovere la coesione sociale.

La musica per l’aggregazione sociale

La musica diventa aggregazione, crescita e opportunità.

La missione è emozionante: realizzare un’orchestra sociale giovanile per permettere ai bambini dai 6 ai 12 anni di vivere la musica classica e il lavoro d’orchestra. Sarà il primo intervento di questo tipo sul territorio grossetano, che consentirà di ricollegarsi ai progetti già sviluppati su Firenze e Arezzo. 

Agimus promuove infatti attività volte a diminuire il disagio sociale attraverso la musica. 

«Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto – dichiara il presidente di Fondazione Cr Firenze, Luigi Salvadori, ma alla presentazione era presente Alfonso De Pietro, membro del Cda – perché crediamo moltissimo nel valore educativo ed aggregativo della musica».

«La nostra istituzione si sta impegnando moltissimo, soprattutto in questi mesi post pandemia, in iniziative e in campagne per favorire l’inclusione e cercare di attenuare la povertà educativa. Siamo infatti consapevoli di quanto il covid abbia accentuato situazioni di sofferenza e di isolamento, anche nei giovani e nei più piccoli. Ringraziamo per quanto stanno facendo l’associazione Agimus e il Comune di Grosseto, con cui collaboriamo da tempo con reciproca soddisfazione».   

 «La musica – come spiega l’assessore al sociale del Comune di Grosseto Sara Minozzi – è uno dei metodi più diretti e universalmente riconosciuti per creare una base solida e attiva per la crescita intellettuale dell’individuo. Ma non solo, perché studiare musica insieme significa lavorare in gruppo, imparare a conoscere sé stessi e gli altri, rispettare le peculiarità di ognuno. Il Comune è orgoglioso di aver supportato concretamente questo progetto insieme ad Agimus perché la musica, con la sua immediatezza, diventa motore di un’autentica aggregazione sociale».

Mazzi: «Progetto che arriva da lontano»

«Arriva da molto lontano questo meraviglioso progetto che mira a utilizzare il potere aggregante/educativo della musica per lavorare insieme – dice Gloria Mazzi presidente di Agimus Grosseto – La fascia di età interessata è quella della scuola primaria e secondaria di primo grado, dove bambini provenienti non solo da nazioni diverse ma anche con diverse età si cimenteranno nel creare, insieme ai loro docenti, un’orchestra vera e propria».

«Musica sempre, e il nome già spiega tutto: la musica non ha limiti di nessuna tipologia, età, nazione, lingua, estrazione, la musica arriva ovunque, e ovunque si diffonde e dà la possibilità di dialogare. Ringrazio di cuore il Comune di Grosseto nella persona dell’assessore Minozzi per aver promosso e finanziato con entusiasmo questo progetto e la Fondazione CR Firenze sempre attenta alla promozione e divulgazione della cultura in generale e nello specifico della cultura musicale tra i bambini».

«Un grazie immenso al presidente della Proloco di Roselle Alfonso De Pietro, per averci dato i locali per effettuare le lezioni e alla dottoressa Valeria Fabbroni, che ha creduto nel progetto ed ha collaborato con la sottoscritta alla sua realizzazione».

Le lezioni a Roselle

A Grosseto, il primo passo è stato l’identificazione dello spazio dove verranno condotte le selezioni e il percorso formativo dei bambini ed i fruitori del progetto stesso.

I bambini iscritti per adesso sono già 15 e tra i nomi delle insegnanti ci sono professoresse molto conosciute come Laura Bianchi, Debora Andolina e Rossella Pratesi.

Gli strumenti attivi in orchestra saranno violino, violoncello e flauto traverso. Le lezioni si terranno con cadenza settimanale e saranno curate da un gruppo di docenti guidato da Marco Scicli, direttore del progetto, e da docenti qualificati e abilitati attraverso il Corso di formazione per operatori di orchestra sociale.  

Grazie all’attività musicale d’insieme, al gioco e alla vivacità dell’approccio educativo, non è necessaria per i partecipanti alcuna conoscenza pregressa degli strumenti musicali: tutti i bambini che vorranno, potranno partecipare.

L’orchestra andrà a collegarsi con la rete di orchestre della Toscana e nazionale, creando possibilità di crescita fra i giovani partecipanti che dimostrino inclinazione e interesse a intraprendere un percorso come musicisti. Durante l’anno si svolgeranno concerti e saggi aperti al pubblico che stabiliranno così traguardi formativi fondamentali per il gruppo di bambini. 

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