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Muore dottoressa di 57 anni, era la colonna del pronto soccorso

Sabina Carucci è scomparsa nella tarda serata di ieri nella sua casa di Grosseto. Era malata da alcuni anni e proprio ieri era passata a salutare i colleghi in ospedale
Sabina Carucci

GROSSETO. La notizia della sua morte è calata come un’ombra sull’ospedale Misericordia e nel cuore di tutti quelli che la conoscevano. Sabina Carucci, medico del pronto soccorso di Grosseto, è scomparsa poco prima della mezzanotte di ieri, 19 maggio, nella sua casa di Grosseto, dopo una lunga malattia che l’aveva minata nel corpo, ma non aveva spento il suo sorriso.

Aveva 57 anni e aveva sempre lavorato nell’emergenza urgenza, prima come medico del 118, poi al pronto soccorso, dove è entrata in pianta stabile circa 20 anni, fa dopo una breve parentesi lavorativa a Firenze. 

Molto conosciuta in tutta la Maremma, aveva anche lavorato alla sede del 118 all’Isola del Giglio, dove aveva conosciuto l’uomo con cui avrebbe diviso la propria vita, Giampiero Centurioni, da cui ha avuto due figli, Alessandro e Diana. Oggi, la comunità gigliese si stringe intorno alla famiglia.

Originaria di Canosa di Puglia, in provincia di Bari, Sabina Carucci si era laureata e specializzata in chirurgia d’urgenza all’Università di Siena. Poi si è innamorata della Toscana e della Maremma e ha deciso di fermarsi e lavorare a Grosseto.

Ieri il saluto ai colleghi del pronto soccorso

Legatissima ai colleghi dell’emergenza-urgenza, proprio ieri era passata a fare un saluto al pronto soccorso, quasi avesse intuito che le sarebbero rimaste poche ore da vivere. I medici e gli infermieri erano la sua seconda famiglia.

Anche perché era stata medico medico-tutor di tutti i giovani specializzandi che sono passati da lì, ma anche dei medici di famiglia che andavano in pronto soccorso per fare la formazione e il tirocinio. Erano tutti suoi figliocci e oggi piangono la sua scomparsa.

Sabina Carucci con il collega Vincenzo Groccia
Sabina Carucci con il collega Vincenzo Groccia

Un cuore grande come il suo sorriso

Di lei piangono il sorriso, l’allegria, il grande cuore, la disponibilità, la forza e anche il coraggio, che metteva nel lavoro. Unito a una grande competenza e capacità professionale la rendeva una colonna del pronto soccorso. Si faceva in quattro per i pazienti come per i colleghi. Un punto di riferimento cui chiunque – medici, infermieri e pazienti – poteva rivolgersi certo di trovare una risposta. «Sabina – la ricordano i colleghi – faceva coraggio a tutti, anche nei momenti di difficoltà. Non si arrendeva mai».

Si è arresa alla malattia, contro al quale ha lottato con tutta la forza che aveva, fin dal primo momento, senza mai abbandonare la speranza, sostenuta nella sua battaglia dalla famiglia e dagli amici. 

Mauro Breggia: «La porteremo sempre nel cuore»

Mauro Breggia
Mauro Breggia

Il direttore del pronto soccorso Mauro Breggia, la ricorda con grande affetto e commozione. «L’aspetto più bello di Sabina era la sua grande empatia con i pazienti, i loro parenti, i colleghi. Aveva una capacità naturale nell’instaurare rapporti con glia altri ed era molto amata da tutti. Grande lavoratrice e ottima professionista, era generosa e animata da spirito di servizio, una vera colonna del pronto soccorso», dice Breggia. 

«Avevo una grande stima nei suoi confronti, tant’è che nei primi anni della sua malattia, quando non poteva sopportare la fatica e l’impegno dei turni, l’avevo inserita nel mio staff. E anche in questo ruolo ha dato gande prova di capacità e competenza. Siamo commossi e siamo vicini alla famiglia che si trova ad affrontare un così grande dolore. Sabina è una di noi e la porteremo sempre nel nostro cuore. Per tutt noi è un momento difficile, ma sappiamo che il modo migliore per onorarne la memoria à andare avanti nel nostro lavoro», conclude.

Il cordoglio dell’Ordine dei medici

Sabina Carucci era anche impegnata nell’ordine professionale. Era stata consigliera sotto la presidenza del compianto Roberto Madonna e aveva fatto parte dell’associazione Eticamente medico

«Oggi, durante il consueto corso di aggiornamento, ci siamo fermati per ricordare la nostra collega con un minuto di silenzio», dichiara la presidente dell’Ordine, Paola Pasqualini. «Sapevamo che non avrebbe potuto vincere la sua battaglia ma nonostante la consapevolezza questa notizia ci ha colpito profondamente.

La dottoressa è stata membro del consiglio dell’Ordine durante il primo mandato del presidente Roberto Madonna, era medico capace in carico al pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto. In questa veste ho avuto modo di conoscerla personalmente, spesso durante turni notturni o festivi. Era un grande medico e una bellissima persona: metteva passione e umanità nel suo lavoro, era piena di energia e allegria. La vogliamo ricordare così. L’Ordine si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento così difficile», conclude Pasqualini. 

La salma è stata composta nella sua casa di Grosseto. Il funerale si terrà lunedì 22 maggio, alle 10.30, nella chiesa di Santa Teresa di Calcutta, in via Stati Uniti a Grosseto

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