GROSSETO. Se n’è andato all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile in tutti i suoi cari, che siano familiari o amici. Aveva 61 anni, Stefano Conti, quando è stato trovato senza vita in una cabina di controllo dell’ospedale della Misericordia, dove lavorava come manutentore.
Era l’8 maggio 2024 e, ad un anno dalla sua scomparsa, la moglie Stefania Pareti vuole ricordarlo.
«Era un uomo tranquillo, uno sportivo. Amava scherzare e amava la vita. Ho condiviso con lui 40 anni e mi sento tutt’oggi come se mi avessero tolto le gambe – dice la moglie – Siamo tutti ancora sotto choc per questa perdita: è stata improvvisa, non ce l’aspettavamo assolutamente».
Un anno senza Stefano
Stefano era uno sportivo e amava pedalare in sella alla sua bicicletta, adorava anche il suo lavoro ed era sempre pronto a rimboccarsi le maniche. Non era assolutamente una persona a cui piaceva rimanere ferma. Ed è così che vuole ricordarlo Stefania.
«Non so dove vanno le anime belle quando ci lasciano, ma so dove rimangono. Stefano è negli occhi e nel cuore di chi lo ha amato e di chi ha avuto il privilegio di condividere del tempo con lui – dice Stefania – Ci siamo conosciuti quando aveva 21 anni e da lì non ci siamo più lasciati. È stato un colpo di fulmine per entrambi e tanti anni insieme sono stati meravigliosi e anche faticosi, come qualsiasi relazione così lunga».
Quarant’anni passati insieme, fatti di momenti, ricordi, alti, bassi, risate, amore e sofferenze condivise. Anni che Stefania non potrà mai dimenticare. «Mi sento come se mi avessero tolto le gambe – dice la donna – I momenti con lui sono stati tantissimi, abbiamo condiviso la vita insieme e abbiamo avuto un figlio Alessandro. Ogni tanto mi faceva arrabbiare, ma non ci siamo mai separati in tutto questo tempo».
