GROSSETO. È stata una festa nel segno della sobrietà quella organizzata nel salone d’onore del comando provinciale per il 248° Anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. A fare gli onori di casa è stato il comandante provinciale Cesare Antuofermo che ha accolto, tra gli onori dei militari, la prefetta Paola Berardino.
Un cerimonia alla quale hanno voluto essere presenti i rappresentati delle autorità civili e militari della provincia: la procuratrice capo Maria Navarro, la presidente del tribunale Laura Di Girolamo, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Adinolfi e il questore di Grosseto Antonio Mannoni, oltre a tutti i comandanti delle altre forze militari presenti in città.
Impegno a tutto campo contro la criminalità
Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022 la Guardia di Finanza di Grosseto ha eseguito oltre 1.500 interventi ispettivi e circa 250 indagini delegate dalle magistrature in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale, per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a “tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse pubbliche e in particolare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tra questi, sono stati portati avanti interventi mirati fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal comando provinciale di Grosseto per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia sana dall’illecita concorrenza e degli evasori responsabili di gravi violazioni e frodi fiscali.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di accertare frodi per oltre 800 mila euro derivanti da indebite compensazioni e rimborsi di crediti inesistenti o non spettanti. Per questo, su disposizione del gip del tribunale di Grosseto, sono stati sequestrati beni e valori pari a 276 mila euro.
Sono stati individuati 46 evasori totali, ossia esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, che hanno evaso imposte dirette ed I.V.A. per oltre 34 milioni di euro. In materia di emersione del lavoro, sono stati individuati complessivamente oltre 1.100 lavoratori irregolari.
Scoperti 12 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili al cosiddetto fenomeno dell’esterovestizione della residenza fiscale di persone giuridiche (stabili organizzazioni occulte di società estere) e persone fisiche (cittadini esteri fiscalmente residenti in Italia ovvero italiani fittiziamente residenti all’estero). Gli interventi eseguiti hanno portato alla constatazione di materia imponibile ed I.V.A. sottratti a tassazione per 16 milioni di euro, oltre all’individuazione di ulteriori 1,7 milioni di euro detenuti all’estero e non dichiarati in Italia.
Le persone denunciate per reati tributari sono 35. Il valore dei beni sequestrati, quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, è risultato di oltre 350 mila euro. Avanzate proposte di sequestro per equivalente, rispetto ad imposte evase oggetto di reati fiscali, per 3,8 milioni.
Scoperte 7 finte associazioni senza scopo di lucro, di cui 5 associazioni sportive dilettantistiche, dichiarate quali enti non commerciali ma in realtà utilizzate come vere e proprie attività commerciali/economiche. Dagli accertamenti svolti è emerso che le associazioni non hanno rispettato i requisiti previsti, perdendo la qualifica di ente associativo ed i relativi benefici fiscali, inquadrandosi quali società con tutti gli obblighi contabili conseguenti. In sostanza è stato fatto un uso distorto dello strumento associazionistico al solo fine di eludere il fisco e fare concorrenza sleale alle analoghe attività imprenditoriali che rispettano le norme; in un caso un falso circolo socio-culturale svolgeva attività di ristorazione. Le citate associazioni sono state riqualificate in soggetti esercenti “di fatto” attività d’impresa, con conseguente rideterminazione e recupero di materia imponibile sottratta a tassazione ed I.V.A. per complessivi 580 mila euro.
Lo sviluppo fiscale di una complessa attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Grosseto in materia di frodi alle accise e all’I.V.A. perpetrate da un’organizzazione criminale internazionale operante nell’ambito della UE ed extra-UE, ha consentito di recuperare a tassazione una base imponibile di oltre 5,8 milioni di euro e I.V.A. evasa e non versata per oltre 4 milioni di euro, nonché di denunciare 1 responsabile per reati tributari.
Nell’ambito di una campagna di controlli sugli affitti di appartamenti ad uso turistico, denominata “Black House Rent”, eseguita su coordinamento del comando provinciale e sviluppata sulla base di un’attività di analisi di informazioni e segnalazioni, sono stati individuati 28 proprietari di immobili percettori di affitti “in nero” per 350 mila euro non dichiarati; queste attività sono ancora in corso e proseguiranno durante il periodo estivo su tutta la provincia, anche con la collaborazione ed in sinergia con diversi Comuni.
Altra operazione in materia di locazioni in nero avviata dal Comando Provinciale di Grosseto, che sta dando peraltro i suoi frutti su tutto il territorio nazionale, è quella denominata “Black Boat Rent”, che riguarda gli affitti in nero di posti barca nei porti turistici di maggior pregio della provincia, in particolare dell’Argentario. Ad oggi, a seguito di oltre 50 controlli già conclusi, individuati oltre 850 mila euro di elementi positivi di reddito. L’attività è ancora in corso nei confronti di ulteriori potenziali posizioni irregolari individuate.
Nell’ambito di una verifica in materia di tassazione di proventi illeciti ex art. 14, c. 4 L. 537/1993, constatata base imponibile ed IVA evasa per 2,7 milioni di euro.
Tutela della spesa pubblica
Il Comando Provinciale Grosseto ha dedicato particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Grazie all’incrocio dei dati, i finanzieri hanno tenuto d’occhio i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 66 controlli che hanno portato alla denuncia di 11 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 280 mila euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 242, cui si aggiungono 36 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 24 interventi eseguiti su delega della Corte dei conti. In corso anche indagini delegate dalla magistratura europea (EPPO).
Intensificati i controlli sui contributi finanziari pubblici percepiti indebitamente ovvero in assenza dei presupposti giuridici legittimanti la loro erogazione da parte degli Enti locali, dello Stato e dell’UE. In materia di fondi strutturali e spese dirette sono stati individuati e segnalati alla procura 2 responsabili per una frode accertata di oltre 1,5 milioni euro. Nell’ambito della tutela e controllo della spesa previdenziale sono stati segnalate 11 persone per aver indebitamente percepito 207 mila euro di assegni sociali non spettanti.
Sul fronte degli strumenti finanziari messi a disposizione dell’Unione Europea per favorire la politica agricola e della pesca sono stati sottoposti a controllo oltre 11 milioni di contributi erogati. Le relative attività d’indagine hanno portato alla scoperta di somme indebitamente percepite o richieste per 360.000 euro, con 6 persone denunciate alla Procura.
A seguito dei controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate, sono stati individuati 93 casi di irregolarità con la denuncia di 52 persone. In tale comparto l’attenzione si è concentrata sulla verifica della regolare erogazione di benefici e sostegni economici da parte degli Enti locali e sui fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza” che hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Sono stati scoperti illeciti per oltre 400 mila euro, con denuncia di 48 persone.
Sono stati segnalati alla magistratura contabile 45persone per danni erariali accertati per oltre 3,3 milioni di euro, a carico di Enti locali.
Nell’ambito del piano anticorruzione, ammonta a 600 mila euro il valore dei provvedimenti cautelari eseguiti in relazione a condotte corruttive e di peculato accertate dalla finanza per una persona denunciata per reati contro la pubblica amministrazione.
I controlli in materia di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, hanno portato a 15 casi di violazioni amministrative.
Lotta alla criminalità organizzata
La guardia di finanza attua una strategia che mira a contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità economico-finanziaria e organizzata nel tessuto economico e sociale.
Sono 33 le indagini patrimoniali contro la criminalità comune ed economico-finanziaria volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, che hanno riguardato società e loro prestanome, nonché soggetti connotati da pericolosità economico-fiscale, da cui sono scaturite proposte di sequestro che hanno consentito alla competente Autorità Giudiziaria di emettere provvedimenti di sequestro patrimoniale per 8,9 milioni.
Per quanto riguarda la normativa di prevenzione antimafia, sono quasi 700 i soggetti sottoposti ad accertamenti.
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno nel periodo si è concretizzato nel sequestro di valori fraudolentemente trasferiti per 182 mila, a seguito di indagini in materia di riciclaggio e autoriciclaggio che hanno portato alla denuncia di 21 persone. Il valore del riciclaggio accertato è di 520 mila euro.
Tre persone invece, sono state rinviate a giudizio per usura.
Sul fronte della prevenzione, sono state analizzate 135 segnalazioni per operazioni sospette dal cui approfondimento sono emerse violazioni ed elevate sanzioni a carico di 9 persone per denaro contante e valori irregolarmente trasferiti per l’ammontare di 360 mila euro.
Nel campo dei reati fallimentari sono stati denunciate 6 persone in relazione a distrazioni patrimoniali per 350 mila euro.
Sequestrati 212 chilogrammi di sostanze stupefacenti, per lo più hashish/marijuana. Arrestati 10 spacciatori e denunciati altri 78 soggetti per spaccio. Segnalate alla Prefettura 110 persone per possesso di modiche quantità per uso personale. Il supporto delle unità cinofile impiegate in oltre 350 interventi in provincia di Grosseto e nelle provincie limitrofe, ha consentito di ricercare e scoprire sostanze stupefacenti in 140 occasioni.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguito 57 interventi, sottoponendo a sequestro 17,4 milioni di prodotti industriali contraffatti o non sicuri o riportanti indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità. Denunciate 21 persone. Nell’ambito degli interventi a tutela del comparto agroalimentare, sequestrati prodotti ortofrutticoli, vitivinicoli e carne macellata per un valore complessivo di circa 12.500 euro. Un denunciato per frode nell’esercizio del commercio e macellazione clandestina.
Sos sicurezza
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del corpo. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla gdf a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti.
La guardia di finanza di Grosseto ha assicurato insieme alle altre forze di polizia, coordinate dalla Prefettura, l’attuazione delle misure di controllo del territorio, connesse anche all’emergenza sanitaria, impiegando 2139 pattuglie nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117” e procedendo al controllo su strada di oltre 1.400 veicoli e 2.400 persone.
La collaborazione della componente terrestre e aeronavale del corpo ha portato ad individuare violazioni di carattere tributario ed in materia di lavoro, con una materia imponibile recuperata a tassazione pari ad oltre 600 mila euro e 23 lavoratori in nero per i quali è applicata nei confronti del datore di lavoro una maxi-sanzione e la proposta di sospensione dell’attività.
Sequestrati 2.300 litri di G.P.L. irregolarmente stoccati e sottratti al pagamento delle accise. Denunciato un uomo.
Costante è stata l’attività di vigilanza doganale all’aeroporto civile, dove sono stati controllati 150 voli e 350 persone.
A partire dal 23 febbraio scorso, in conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, la guardia di finanza ha avviato mirati accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea. Le verifiche hanno riguardato soggetti che hanno contribuito a compromettere o minacciare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli