GROSSETO. Si apre un nuovo capitolo nella vicenda che da metà agosto oppone i consiglieri comunali Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia all’associazione La Deceris Aps.
Dopo le dichiarazioni dei due esponenti – oggi vicini al generale Vannacci – sull’utilizzo di fondi comunali da parte dell’associazione, Deceris ha avviato una procedura di mediazione chiedendo un risarcimento di 10mila euro per diffamazione.
Le accuse dei consiglieri e la replica del Comune
Qualche mese fa Vasellini e Bragaglia avevano accusato l’associazione Deceris di aver ricevuto fondi dal Comune di Grosseto con una delibera di giunta, sostenendo che di quei soldi «non si sarebbe più saputo nulla».
L’amministrazione comunale, con una nota diffusa il 16 agosto, aveva chiarito la vicenda, precisando che non c’è mai stato alcun finanziamento diretto da parte della giunta.
«Come per tutte le realtà del terzo settore operanti sul territorio – aveva spiegato il Comune – anche Deceris ha partecipato a un bando pubblico che premiava progetti con ricadute sociali. Il progetto è stato valutato da una commissione secondo criteri oggettivi e trasparenti, ed è rientrato tra quelli ammessi al contributo, pari al 70% del costo complessivo. La cifra è stata erogata solo a rendicontazione avvenuta, con la verifica puntuale dell’utilizzo dei fondi».
Secondo l’amministrazione, dunque, tutto l’iter è stato svolto nel rispetto delle regole e della trasparenza.
L’associazione passa alle vie legali
Ora, però, la vicenda si sposta sul piano giudiziario.
Con una convocazione dell’Organismo di Mediazione Forense di Grosseto datata 10 ottobre 2025, l’associazione La Deceris, assistita dall’avvocato Guido Colaiacovo, ha chiamato in mediazione Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia.
La procedura – identificata con il numero 131/2025 – riguarda una controversia in materia di risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa, con valore indicativo di 10.000 euro.
Nel documento si legge che i due consiglieri, «in epoca prossima al 16 agosto 2025, hanno rilasciato dichiarazioni lesive della reputazione dell’associazione La Deceris», accusandola di «malversazione del contributo concesso dal Comune di Grosseto». Dichiarazioni che, secondo l’associazione, non rispondono a verità e «offrono una rappresentazione diffamatoria» della propria attività.
L’associazione contesta inoltre che non possa essere invocata la scriminante del diritto di critica politica, poiché – si legge nella convocazione – «richiede la rispondenza al vero del nucleo fattuale» su cui si fonda l’opinione espressa.
Mediazione fissata per il 12 novembre
Il primo incontro di mediazione è stato fissato per il 12 novembre 2025 alle 9, davanti alla mediatrice avvocata Francesca Fazzini, designata dall’Ordine degli Avvocati di Grosseto.
Le parti potranno scegliere se partecipare in presenza o in modalità telematica, ma dovranno essere assistite dai rispettivi legali.
«Se la mediazione non dovesse portare a un accordo – spiega Gino Tornusciolo, associato alla Deceris e consigliere comunale della Lega -, Deceris è pronta ad avviare una causa civile per ottenere il risarcimento del danno d’immagine».
