Mao è tornato nella sua piazza | MaremmaOggi Skip to content

Mao è tornato nella sua piazza

La bella notizia è arrivata domenica mattina: il gatto mascotte del centro storico era scomparso un anno fa
Il gatto Mao, mascotte di piazza della Palma

GROSSETO. Se lo sono visto arrivare all’improvviso, domenica 16 ottobre. Più magro di quanto se lo ricordavano. Ma era quasi un anno che Mao, il gatto di piazza della Palma, era sparito. E la distanza da quella che da più di dieci anni è la sua casa e la lontananza dalle tante persone che gli vogliono bene, non devono avergli giovato. 

Però, ora Mao è tornato e la notizia, domenica mattina, è volata di casa in casa, di cellulare in cellulare, di messaggio in messaggio. E la gioia per tutte le persone che dallo scorso dicembre lo stavano cercando, è stata incontenibile. «Quando stamani alle 8 mi hanno chiamata per dirmelo – dice Luisa Mascelloni ho cominciato a piangere dalla contentezza. Non poteva esserci per me gioia più grande».

Chilometri percorsi per tornare a casa

Era l’11 dicembre del 2021 quando si sono perse le tracce del gatto, che da sempre ha vissuto in piazza della Palma, coccolato e accudito da residenti e commercianti che per tutti questi mesi non hanno fatto altro che sperare di vederlo apparire. Le loro speranze non sono state vane. Domenica mattina è tornato e ora è a casa di un residente del centro che si sta prendendo cura di lui. È dimagrito molto e probabilmente, è stato anche molto provato dal viaggio che ha fatto per tornare.

Un viaggio che però è anche un messaggio chiaro nei confronti di chi, quasi un anno fa, ha deciso di portarlo via da casa sua: che Mao è felice solo se può stare in centro, a casa sua. «Mao era stato portato via da qualcuno che probabilmente credeva di fargli del bene – aggiunge Luisa – ma certamente non è stato così. Non avrebbe fatto chilometri e chilometri per tornare. Ma con il suo gesto, a 14 anni, ha voluto certamente lanciare un messaggio chiaro a tutti: che piazza della Palma è casa sua e che gli abitanti e i commercianti che lo hanno sempre accudito, sono la sua famiglia».   

Mao è cresciuto tra le vie del centro dove ha sempre trovato cibo e amore.  «Dove a volte abbiamo anche fatto delle collette – aggiunge Mascelloni – per curarlo, quando ha avuto bisogno di essere portato dal veterinario. Ora deve restare qui, con noi». 

 

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati