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Manager morto sullo yacht: si farà l’autopsia

Il medico legale è stato incaricato dalla Procura: dovrà accertare i motivi del decesso di Fabio Cairoli dopo le dimissioni dall’ospedale. Sequestrata la cartella clinica
L’ospedale di Orbetello e nel riquadro Fabio Cairoli

ISOLA DEL GIGLIO. Aveva cenato in un ristorante sul porto dell’Isola del Giglio, aveva passeggiato lungo la strada fermandosi a guardare le vetrine dei negozi, aveva trascorso un sabato sera di vacanza con la moglie, prima di tornare a bordo della Giappa, l’imbarcazione che aveva preso a noleggio per trascorrere qualche giorno di vacanza navigando nelle acque cristalline dell’Arcipelago. 

Prima che la giornata finisse, prima che il suo cuore, che il giorno precedente gli aveva dato già un avvertimento, si fermasse uccidendolo. Prima che suonasse l’allarme, dallo yacht ormeggiato al molo rosso, e arrivassero le sirene spiegate dell’ambulanza della Misericordia e dell’automedica e prima che il personale sanitario facesse di tutto per salvargli la vita. 

Sequestrata la cartella clinica

Venerdì 14 luglio, sul corpo di Fabio Attilio Cairoli, il manager di 58 anni che si occupava della gestione, attraverso la società Igt, delle concessionarie di Lotto, Gratta e vinci e Lotteria Italia, sarà effettuata l’autopsia all’obitorio dell’ospedale Misericordia

Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo, che sta coordinando le indagini dei carabinieri di Orbetello, ha incaricato dell’accertamento il professor Marco Di Paolo dell’Università di Pisa, che dovrà stabilire le esatte cause della morte del manager. 

I carabinieri, intanto, hanno sequestrato la cartella clinica di Cairoli, al San Giovanni di Dio di Orbetello. La famiglia del manager ha incaricato lo studio legale Perroni e associati di Roma

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