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Luna Park: «Quel terreno non può essere utilizzato»

L’ordinanza è ancora valida: il sindaco Benini pubblica un video per fare chiarezza. Ecco cosa potrebbe succedere
Un'altra immagine dei lavori
I lavori a Pratoranieri

di Maria Chiara Pierini

FOLLONICA. Questa volta, a cercare di fare chiarezza su quello che sta succedendo a Pratoranieri, dov’è in corso la diatriba tra luna park sì e luna park no, interviene direttamente il sindaco di Follonica Andrea Benini. E lo fa con un video pubblicato sulla sua pagina di Facebook, per spiegare appunto come stiano davvero le cose dopo la recente sentenza del Tar e dopo che sulla questione si è scatenata la bufera politica. 

Il nodo dell’area scelta

In effetti il caso è scoppiato con la richiesta di dimissioni immediate del sindaco da parte del consigliere di minoranza Daniele Pizzichi subito dopo la pubblicazione della sentenza del Tar. Sentenza che però non sarebbe stata sviscerata fino in fondo

La sentenza infatti riguarda solo una parte del ricorso presentato dalla società facente capo a Gabri Picci  e cioè quella relativa alla così detta “improcedibilità” con la quale l’ufficio Suap del Comune rispondeva alla richiesta del 22 giugno scorso di fatto negando l’autorizzazione per pubblico spettacolo.

Tolto quindi questo punto,  individuato dal Tar come caso di estrema gravità ed urgenza grazie alla domanda di misure monocratiche cautelari richiesta dai legali del Picci, la trattazione collegiale dell’intero ricorso è stata rinviata al sette settembre.

Gli altri punti descritti e contestati nel ricorso riguardano i vari atti amministrativi che si sono susseguiti negli ultimi due anni, alcuni tra le parti, altri quali normali prassi come la delibera di giunta che individuò nel 2021 le aree pubbliche destinate ad accogliere quel settore dello spettacolo conosciuto come “Spettacoli viaggianti”. 

«L’ordinanza che abbiamo emesso – spiega il sindaco Benini – è valida e vigente: attività come il luna park possono essere autorizzati su terreni del Comune. Non possiamo fare ciascuno come vogliamo». 

L’ordinanza alla quale Benini fa riferimento è la n° 430 del 20 luglio scorso con la quale il dirigente competente ha dichiarato l’abuso per cambio di destinazione d’uso del terreno e l’ordine di ripristino. 

L’opposizione all’attacco

Ma l’opposizione incalza e porta come esempio il circo che da anni occupa per una decina di giorni un terreno privato nel quartiere di Cassarello.

«Come è stato possibile – chiede ancora Daniele Pizzichi – autorizzare il circo su aree private ? In passato come oggi, se la strada della possibilità esiste, come mai non può valere anche per il Luna Park?».

E prosegue: «Ho già fatto una richiesta di accesso agli atti e poi un sollecito per avere l’autorizzazione rilasciata al circo e capire appunto in base a cosa è stato detto no al Luna Park, ma non c’è verso di avere risposta. I tempi per la risposta sono anche scaduti e non mi pare affatto serio che gli uffici comunali proseguano con questo atteggiamento».

La matassa è intricata, delibere o ordinanze non riescono ad oggi a trovare la strada per una soluzione condivisa. Il 7 settembre, al momento, sembra essere l’unica speranza di chiarezza.

La posizione di Federalberghi: sì al divertimento ma anche al riposo

Interviene anche Federalberghi, il sindacato provinciale di categoria delle strutture ricettive, sulla questione del Luna Park di via Don Leone.  In una nota inviata al sindaco Benini e all’assessore allo Sviluppo economico del Comune, Alessandro Ricciuti, l’associazione, pur premettendo di condividere pienamente l’esigenza di rivitalizzare la città anche attraverso occasioni di svago come quello al centro della disputa in corso in questi giorni, puntualizza che «in specifici casi ed in particolari zone deve essere garantito un sereno soggiorno e pernottamento per quel numero non indifferente di clientela che ha deciso di soggiornare nelle strutture limitrofe».

Più specificatamente secondo il presidente, «dal momento che è già stato attivato un percorso con il Centro Servizi Turisti il quale, anche con la collaborazione degli operatori, dovrà prossimamente ridefinire il pacchetto dell’offerta turistica locale, quell’area classificata dal vigente regolamento urbanistico come verde ed altri spazi privati prevalentemente non edificati integrativi degli insediamenti, dovrebbe essere oggetto esclusivamente di interventi di riqualificazione paesaggistica, conservazione recupero e integrazione degli impianti arborei e arbustivi, predisposizione di verde privato o parcheggi. Si rimarca la necessità – prosegue la nota – che il comune di Follonica esclusa l’ipotesi di realizzazione nel terreno citato di un impianto destinato a Luna Park e comunque non preveda l’ubicazione di attività similari in lotti posti in prossimità di strutture ricettive».

 

 

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