GROSSETO. C’è un gran via-vai nel cortile della chiesa. Alla parrocchia Maria ss. addolorata di Grosseto parroci della città ma anche della periferia, come quello di Roselle, si alternano assieme a molti volontari, nello smistamento dei beni destinati in Ucraina.
Tante persone, molte anche giovani, nella mattinata si sono alternate nell’inscatolamento e nell’organizzazione.
Nel pomeriggio di oggi, 1 marzo, l’accelerazione prima dell’arrivo dei primi mezzi.
3 furgoncini della Misericordia di Grosseto e 2 camion (di cui uno messo a disposizione dalla comunità di Nomadelfia), dalle 15, hanno iniziato ad alternarsi per raccogliere scatole e sacchi pieni di alimenti, vestiti, coperte, giocattoli e tutto il necessario per la sopravvivenza e il pronto soccorso.
Destinazione: la chiesa di Santa Sofia a Roma. Da lì, la raccolta si unirà a tutti gli altri contributi provenienti dalle altre località d’Italia, e prenderà la via più sicura per arrivare in Ucraina.
La Caritas dell’Esarcato apostolico degli ucraini greco-cattolici sottolinea che c’è ancora bisogno di medicinali (per medicazioni, antipiretici, antidolorifici, antinfiammatori, ghiaccio, bende…), alimenti per bambini; pannolini; prodotti per l’igiene (saponi, assorbenti, dentifrici…); coperte. Per il momento non i vestiti, ma solo intimo (nuovo).
«Molte persone in questi giorni hanno contribuito – racconta Don Marco Gentile – compreso chi era appena arrivato dall’Ucraina. Anche se non conoscono la nostra lingua, si sono messi subito a disposizione. Tanti giovani si sono alternati nella mattinata, una mano è arrivata anche dalla comunità di Nomadelfia. Numerose scuole si sono messe in contatto con noi, anche altri Comuni, come quello di Castiglione della pescaia e altri piccoli centri stanno raccogliendo beni e si apprestano a portarceli, da Paganico a Roselle o Rispescia».
Don Marco Gentile, parroco dell’Addolorata prosegue così nella descrizione della risposta maremmana: «Domenica alle Messe abbiamo lanciato l’appello, poi ripetuto da don Vitaliy in piazza nel pomeriggio e la risposta è stata immediata e talmente generosa che abbiamo riempito tutti gli spazi disponibili della parrocchia. La cosa più commovente di queste ore è stato vedere le donne ucraine lavorare con grande energia per preparare le scatole, dividere le cose per i bambini da quelle per gli adulti, sistemare, ordinare per fare in modo che tutta questa generosità arrivi ai loro connazionali. Questa è la logica della fraternità evangelica».
Don Paolo Gentili, vicario generale della diocesi di Grosseto, sottolinea il grande impegno che tutte le forze in campo hanno speso in queste ore: «Non è stato semplice mettere in piedi tutto questo, trovare i mezzi, organizzare il lavoro, ma la risposta della gente è stata talmente bella che ogni sforzo per assecondarla è stato ripagato. Ora continuiamo e nelle prossime ore partiranno altri mezzi. Anzi, lanciamo un appello a imprenditori della zona: se avete un mezzo da mettere a disposizione aiutateci!»
Duemila persone in piazza a Follonica
Anche Follonica si è stretta attorno al popolo ucraino. La manifestazione di piazza Sivieri ha visto la partecipazione di 2000 persone.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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