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La Doc Maremma al Vinitaly

In uno spazio rinnovato, ampio 100 metri quadrati, la Doc provinciale si presenta con i suoi cavalli di battaglia, il Rosso, il Vermentino e il Ciliegiolo
I vigneti della Doc Maremma e Francesco Mazzei
Un vigneto in Maremma e, nel riquadro, Francesco Mazzei

GROSSETO. Il Consorzio tutela vini della Maremma toscana protagonista a Vinitaly, con uno spazio rinnovato di 100 metri quadrati, per “raccontare” la crescita dell’omonima Doc. Dal 10 al 13 Aprile, a Verona, all’interno di uno stand istituzionale (Pad 9 Stand B16) saranno presenti ben 83 etichette di vini prodotti da 48 aziende della filiera, per presentare il meglio della Doc Maremma toscana.

Un 2021 da 7 milioni di bottiglie

Chiuso il 2021, con quasi 7 milioni di bottiglie, superando per la prima volta i 51 mila ettolitri imbottigliati, nel 2022 si è tornati in presenza con diversi eventi importanti per dare visibilità alle aziende del Consorzio.

«Stiamo portando avanti, con entusiasmo e con buoni risultati, un progetto di valorizzazione della denominazione e di aumento della consapevolezza, negli operatori di settore, delle grandi potenzialità di questa Toscana del vino, innovativa, che ha molto da raccontare e dove la biodiversità è davvero protagonista assoluta», spiega il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei.

«Questa edizione di Vinitaly, dopo due anni, ci vede protagonisti con uno spazio molto ampio, proprio a sottolineare le ottime performance della Doc. Andremo a proporre agli addetti ai lavori un percorso che vedrà protagonisti vitigni autoctoni tra i quali Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Ansonica e Vermentino, assieme a quelli internazionali tra cui spiccano Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Cabernet franc».

Il mercato sta, infatti, premiando il lavoro di qualità dei produttori, in un territorio in cui la grande quantità di boschi e foreste, l’assenza dell’industria rendono la sostenibilità una condizione naturale: la Doc Maremma Toscana è cresciuta del 16% contro una media – in generale positiva – delle altre Dop toscane del 10%, spinta dalle due tipologie principali, come il Rosso e il Vermentino, seguite dal Ciliegiolo che è una peculiarità del territorio.

bottiglie doc maremma

La Maremma nel bicchiere, con il Rosso, il Vermentino e il Ciliegiolo 

«Il Rosso della Doc, grazie anche all’introduzione della Riserva, registra un +33% e rappresenta circa 1/3 della denominazione, un altro 30% è dato dal Vermentino che continua ad essere la varietà numericamente più importante. Interessante anche l’aumento del 22% di un vitigno autoctono come il Ciliegiolo che consolida il quarto posto tra le tipologie più imbottigliate», racconta ancora Mazzei.

L’orientamento della Denominazione è, quindi, ben delineato: accanto al Rosso targato Doc Maremma Toscana, la zona si sta sempre più affermando come terra di grandi vini bianchi grazie al Vermentino. La top ten della terza edizione del Vermentino Grand Prix, a cui sarà dedicato uno spazio speciale durante la fiera, conferma anche quest’anno una tendenza che si sta consolidando tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino.

Una scelta che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir; un dato significativo inoltre è la decisa preferenza – da parte della giuria – verso i vini più complessi e maturi che va a sottolineare la grande personalità di questo vino, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione più complessi.

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