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La disperazione dei volontari che hanno cercato Cinzia

I soccorritori avevano avuto l’intuizione giusta, ma con il buio è stato impossibile vedere la donna
Il luogo in cui è stata ritrovata Cinzia Moroni (nel riquadro)
Il luogo in cui è stata ritrovata Cinzia Moroni (nel riquadro)

PAGANICO. Non si danno pace gli uomini e le donne delle squadre di soccorso che dalla prima serata di ieri, 11 marzo, fino a questa mattina alle 10, hanno cercato ininterrottamente Cinzia Moroni. In quel punto ci sono passati e ripassati, senza alcun dubbio, ma era notte e nessuno l’ha vista.

La 53enne di Paganico, scomparsa nel pomeriggio di ieri, è stata ritrovata senza vita non molto lontano dalla sua abitazione, lungo una strada sterrata che dalla complanare, dove era stata vista camminare intorno alle 16, sale verso Montorsaio.

La sindaca: «Il mio cruccio è averla cercata nel posto giusto senza riuscire a trovarla»

Nelle parole della sindaca di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, che è stata tra i primi a intervenire, che ha partecipato e seguito le ricerche, protratte per tutta la notte, c’è tutto il dolore e l’amarezza, la frustrazione e il senso di impotenza per non essere riusciti a trovare subito Cinzia.

«Quando è arrivata la notizia del ritrovamento ho provato una grande tristezza, il cruccio per aver concentrato le ricerche proprio in quella zona, dove era solita andare e dove era stata vista incamminarsi, senza trovarla. Forse ci siamo passati davanti, i volontari, i vigili del fuoco, eravamo lì. Avevamo avuto l’intuizione giusta», dice Biondi. 

«Probabilmente, l’esito non sarebbe cambiato anche se l’avessimo trovata, ma resta l’amarezza, unita al dolore per la morte di una persona giovane. Il mio pensiero va ai familiari, a quello che hanno passato e stanno passando.

Mi consola pensare che Cinzia se n’è andata facendo una cosa che le piaceva, nella sua campagna, cercando gli asparagi, godendo di un suo momento e di una delle sue passioni. Ma questo non cancella il dispiacere profondo», conclude la sindaca.

Un dolore che questa mattina ha offuscato lo sguardo dei volontari, per lo più persone del paese, che attendevano di riprendere il loro turno di ricerca, alla base operativa, quando è arrivata la conferma della morte.

Pochi minuti prima si era diffusa la tenue speranza che fosse ancora viva, qualcuno parlava di un richiamo di aiuto e forse venuto da Cinzia, ma purtroppo era il grido della persona che ha visto il corpo.

Cinzia e la sua passione per la cucina

La cucina era una delle sue passioni e l’aveva trasformata in lavoro, quando, insieme al marito Massimo, aveva avviato l’esperienza del “ristorante in casa”. Grazie alla sua capacità di preparare piatti della tradizione con i prodotti del suo podere, la sua cucina era molto apprezzata soprattutto dai turisti. Poi aveva cessato questa attività.

Circa un anno fa, Cinzia Moroni, aveva aperto un locale nel centro storico di Paganico, “La tana del ghiotto”, dove era possibile consumare colazioni, spuntini e merende, ma anche prendere pane, dolci, piatti da asporto. Alcune settimane fa aveva chiuso l’attività, affidando alla sua pagina Facebook un amaro sfogo.

Cinzia lascia i genitori e una sorella, il marito Massimo e i figli Alberto e Daniele che l’aveva resa nonna di due nipotini. 

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