CAMPAGNATICO. Era andato al campo di tiro per la prova che gli avrebbe consentito di prendere l’abilitazione alla caccia di selezione. Doveva sparare cinque colpi con un carabina calibro 300 con l’ottica, a una sagoma ferma in cartone, a 100 metri di distanza, davanti a un istruttore del tiro a segno nazionale, presente per certificare la prova.

Ma al quarto colpo qualcosa è andato storto, si è rotto il tenone dell’otturatore, che quindi lo ha preso violentemente al volto, gli ha fratturato lo zigomo e lo ha ferito irrimediabilmente a un occhio.

L’uomo è un cinquantenne di Marina di Grosseto, che ieri mattina, 22 aprile, era andato all’area di tiro Campo del Carrozzi, a Pietratonda, nel comune di Campagnatico. Con lui anche il fratello gemello e il nipote 22enne. Doveva essere una divertente formalità, da condividere anche con un gruppo di amici.

Il “collasso” della carabina, un caso su un milione

L’uomo, esperto tiratore, aveva peraltro già sparato diversi colpi di prova senza che la carabina avesse dato segno che ci fosse qualche problema. Poi, improvvisamente il dramma.

L’otturatore della carabina è all’altezza dello zigomo, l’occhio è appoggiato al cannocchiale qualche centimetro più su. Così quando si è verificata la rottura del tenone, il colpo lo ha preso in pieno ad altissima pressione.

Un incidente del genere, in cui la carabina letteralmente “collassa” è rarissimo, per gli esperti un caso su un milione.

L’uomo aveva tutti i dispositivi di protezione obbligatori, compresi gli occhiali, che però non potevano proteggerlo da un colpo così violento. 

È stato subito soccorso dalle persone presenti e portato dai familiari all’ospedale di Grosseto, dove purtroppo non è stato possibile salvargli l’occhio, malgrado l’intervento chirurgico dell’oculista.