ORBETELLO. Almeno fino a quando tutto non sarà a posto, al Tuscany Bay la musica resterà spenta: venerdì 18 agosto i carabinieri della compagnia di Orbetello, insieme ai militari della guardia di finanza, si sono presentati nello stabilimento balneare che fu di Pino Daniele con un decreto di sequestro firmato dal giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna. Decreto che è stato richiesto dal sostituto procuratore Carmine Nuzzo dopo che i carabinieri, insieme alle fiamme gialle e alla polizia municipale erano stati a fare due sopralluoghi, entrambi filmati, durante due serate di apertura del locale.
Che aveva ottenuto sì, l’autorizzazione allo svolgimento di intrattenimenti pubblici temporanei e spettacoli danzanti, ma che non avrebbe rispettato tutta una serie di prescrizioni soprattutto per la sicurezza e l’incolumità dei ragazzi – tanti – che frequentavano lo stabilimento durante le serate di apertura.
A finire sotto sequestro sono state la cabina del dj, la pedana, il bar centrale, il chiosco bar che era stato realizzato abusivamente sulla spiaggia (esclusi i servizi igienici), senza intaccare in alcun modo l’area ristorante e quella di balneazione.
Due feste riprese dai carabinieri
I carabinieri della stazione di Albinia si sono presentati, insieme alla finanza e alla polizia municipale durante due serate organizzate nello stabilimento balneare, che aveva ottenuto l’autorizzazione per 40 eventi, 20 nel mese di luglio e 20 in quello di agosto.
Il 6 agosto, a fronte di una capienza di 600 persone, nello stabilimento c’erano 789 persone, mentre la sera della vigilia di Ferragosto c’erano 2000 persone. Nello stabilimento è stato trovato anche un bar totalmente privo delle autorizzazioni.
Bar che è raddoppiato la sera del 14 agosto quando i militari si sono accorti che ne era stato aperto un altro, sulla spiaggia, dove venivano somministrati alcolici anche a minorenni oltre l’orario consentito, ovvero dopo le 3 del mattino.
Mancava poi la predisposizione dei sistemi antincendio previsti dall’autorizzazione: gli estintori erano pochi e si trovavano in zone nascoste e difficili da essere raggiunte in caso di emergenza, chiusi in alcuni stanzini. Non c’erano né percorsi di sicurezza contrassegnati e nemmeno uscite di sicurezza.
Nelle stesse serate, una parte di superlavoro è toccata anche al personale della polizia municipale, che ha contestato 110 violazioni per divieto di sosta: le auto erano state parcheggiate lungo la provinciale della Giannella, su entrambi i lati e gli addetti al parcheggio dello stabilimento oltre a non indossare i dispositivi luminosi, gestivano i parcheggi lungo la strada, in un’area vietata.
«Le immagini video realizzate dai carabinieri – scrive il giudice nel decreto di sequestro – evidenziano la gravità del fenomeno, con lunghe file di persone che stazionano o transitano lungo la provinciale al buio».
«Grave pericolo per l’ordine pubblico e per l’incolumità»: due gli indagati
A finire nel registro degli indagati sono i nomi di Giocondo Saraniero, 74 anni, legale rappresentante della G.B. srl e quello di Francesco Saraniero, 45 anni, gestore del Tuscany Bay e organizzatore delle serate di musica e ballo. I carabinieri, la guardia di finanza e la polizia municipale hanno accertato la violazione di numerose prescrizioni.
«Violazione – scrive il gip Marco Mezzaluna – dalle quali discende, sia in astratto che in concreto, un grave pericolo per l’ordine pubblico e per la pubblica incolumità», oltre alla reiterazione delle violazioni, avvenute durante più serate.
A Giocondo Saraniero viene contestato il concorso colposo nel reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, mentre per quanto riguarda il suo socio «è evidente – scrive il gip – la consapevole e cosciente violazione delle prescrizioni all’autorizzazione, con conseguente natura dolosa della condotta».
Sequestrati i bar e la pedana dove si balla
Lo stabilimento balneare e il ristorante potranno restare aperti. Non si ballerà invece in pedana, e anche il bar e il chiosco allestito sulla spiaggia sono stati messi sotto sequestro, insieme alla pedana e alla cabina del dj.
Sequestro che – specifica il giudice nel decreto – serve proprio per evitare situazioni di grave pericolo per i tanti ragazzi che frequentavano lo stabilimento, che camminavano al buio lungo la provinciale della Giannella senza poter parcheggiare in un’area adibita a quello scopo.
«All’interno del locale, oltre al bar abusivo – scrive ancora il gip – sussiste un “mix” letale di sovraffollamento e mancanza di adeguati sistemi di prevenzione degli incendi, il quale a sua volta, rappresenta una una situazione di concreto e reale pericolo per la pubblica incolumità».
Pericolo che ora è stato eliminato dall’intervento dei carabinieri e della guardia di finanza.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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