GROSSETO. Quante volte avete sentito l’impulso di andare a bussare alla porta di un vicino particolarmente rumoroso e cantagliene quattro? Forse non troppo di rado. Ma questo comportamento, potrebbe costarvi davvero caro.
Perché, com’è successo a un quarantasettenne di Grosseto, c’è la possibilità di finire sotto processo.
Apre la porta e lo sbatte contro il muro
È quello che è successo il 22 gennaio dell’anno scorso nella mansarda di un palazzo in città dove un uomo stava facendo dei lavori di bricolage. Il suo vicino di casa, esasperato dal troppo rumore, è salito fino al portoncino.
«Apri questa c…. di porta!», avrebbe urlato il quarantasettenne. Il suo vicino, che era dietro alla porta e che intimorito, non voleva aprire, ha perso l’equilibrio, finendo contro il muro, dopo che l’uomo aveva spinto con forza la porta.
Poi, dopo averlo afferrato per il collo, gli aveva detto: «Smettila di fare rumore o ti spacco la faccia». Poi era scappato, precipitandosi giù per la scala del palazzo.
L’uomo era andato al pronto soccorso a farsi refertare: la prognosi era stata di sette giorni.
Nessun passo indietro
Il giorno dopo, la moglie dell’uomo che era stato aggredito, aveva incontrato il quarantasettenne sulle scale e gli aveva detto che il giorno prima non si era comportato bene. Ma lui, per tutta risposta le aveva detto: «Dì a tuo marito che se le rivuole gliele ridò».
Denunciato, Sebastiano Sani, difeso dall’avvocato Niccolò Scopetani, è stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci su richiesta del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna.
L’uomo è accusato di violazione di domicilio, il processo comincerà il prossimo ottobre di fronte alla giudice Ludovica Monachesi.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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