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I 120 anni di Palazzo Aldobrandeschi

Mercoledì 31 maggio le celebrazioni con una conferenza, l’inaugurazione della mostra dedicata al palazzo e la Filarmonica in piazza. La Fotogallery
La festa in piazza
La festa in piazza con le note della Filarmonica

GROSSETO. Il 31 maggio del 1903, con una solenne e partecipatissima festa popolare, il nuovo Palazzo Aldobrandeschi progettato da Lorenzo Porciatti apriva ufficialmente le porte a quella che allora si chiamava deputazione provinciale. Il 31 maggio 2023, la festa si è ripetuta per celebrare l’importante compleanno del palazzo simbolo della città, insieme alla statua di Canapone.

Le celebrazioni sono state organizzate dall’Amministrazione provinciale che ha messo in campo una vera task force composta di dipendenti che hanno lavorato alla ricerca di materiale d’archivio, disegni, curiosità. E che soprattutto hanno organizzato una festa perfetta e senza sbavature.

La conferenza sulla storia del palazzo

Ad aprile la giornata la conferenza sulla storia del palazzo e i sui profondi legami con la città. In sala Pegaso, davanti a una platea gremita, con le autorità civili e militari, gli ex presidenti (Lio Scheggi, Luciano Giorgi, Lamberto Ciani), i sindaci del territorio, l’assessore Marras, un emozionato presidente Francesco Limatola ha introdotto i lavori. Preceduto da un’apertura musicale con i ragazzi del liceo museale del Polo Bianciardi, Maia Pellegrini al violino e Stefano Fucci al violoncello. 

In sala solo posti in piedi, mentre chi non ha potuto sedersi, ha avuto la possibilità di seguire la conferenza sul maxischermo montato in sala consiliare, al piano di sopra.

Poi si sono susseguiti gli interventi della direttrice dell’archivio di stato, Eloisa Azzaro, e degli architetti Pietro Pettini e Stefano Sagina, moderati dalla giornalista Lina Senserini.

«È stato un pomeriggio carico di emozioni – dice Limatola – reso possibile da tutti coloro che hanno preso parte a questa giornata contribuendo alla riuscita dell’iniziativa. Desidero ringraziarli tutti e  ringrazio tutti i dipendenti della Provincia, in particolare il gruppo di lavoro creato dalla Segreteria generale, che si è impegnato non solo per realizzare l’evento ma anche per rendere possibile la mostra, occupandosi delle ricerche storiche all’archivio di stato, la biblioteca Chelliana e gli archivi dell’ente, per recuperare la documentazione oggetto dell’esposizione. Ringrazio la direttrice dell’Archivio di Stato di Grosseto, Eloisa Azzaro, la funzionaria della Soprintendenza, Vanessa Mazzini, che ha concesso l’uso dell’immagine utilizzata sui materiali di promozione dell’evento, gli architetti Pietro Pettini e Stefano Sagina e il signor Vladimiro Capecchi del Circolo Filnum Maremmano, le aziende che hanno offerto i prodotti per il rinfresco finale».

Nel 1983 l’inizio dei lavori di restauro interno

Il 2023 rappresenta anche un’altra ricorrenza per il palazzo. Sono, infatti 40 anni, da quando vennero decisi i lavori di restauro interno, conclusi nel 1988. 

Era il 1983 e l’architetto Franco Melotti progettava l’imponente operazione di restauro e adeguamento interno che, pur lasciando intatto l’impianto originale, ha trasformato gli spazi interni del palazzo, rendendolo come oggi lo vediamo.

La mostra aperta fino a settembre

La mostra è una vera chicca, che ripercorre le tappe della vita del palazzo, il progetto di ricostruzione di Lorenzo Porciatti, la diatriba per realizzarlo nella piazza, i disegni, le foto e le cartoline d’epoca, i progetti di Melotti. Ma anche documenti inediti, note spese, il capitolato, lo scambio epistolare tra il presidente della Deputazione, Ciro Valeri, e l’allora ministro dell’Interno, Giovanni Giolitti.

In un pannello espositivo, in particolare, ci sono tre disegni realizzati da Diva Chelini, ex dipendente della Provincia, che ha riproposto le tre fasi dell’edifico, dal palazzo pretorio a oggi.

Nei prossimi giorni la mostra, a ingresso libero, è aperta con il seguente orario: oggi, 1° giugno, fino alle 19; il 2 e il 3 giugno, dalle 10 alle 12; nei giorni successivi su prenotazione, dal lunedì al sabato. Per informazioni, telefonare al numero 0564 484342 o scrivere una mail a urp@provincia.grosseto.it.

Il rinfresco con la bavarese fatta come 120 anni fa

La giornata si è chiusa con la festa all’esterno del palazzo, con le note della Filarmonica Città di Grosseto e il buffet finale. I prodotti sono stati messi a disposizione da aziende locali, mentre il menù è stato realizzato dagli studenti dell’ISIS Leopoldo II di Lorena (che hanno collaborato anche all’accoglienza degli ospiti).

Dalle loro mani è uscita anche l’ottima bavarese, il dolce inserito nel menù di 120 anni fa, per la festa di inaugurazione del palazzo.

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