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Guano e morie, la città nel mirino degli storni

Da metà dicembre alcune zone di Grosseto sono invase da nuvole di uccelli. L’assessora Erika Vanelli: «Stiamo valutando diverse soluzioni, anche l’utilizzo della falconeria»
Moria di storni e guano a Grosseto
A sinistra una delle auto rimaste sotto ai pini, a destra in alto una nuvola di storni, in basso un esemplare morto

GROSSETO. La prima il 24, l’altra il 16, una delle ultime il 23 dicembre. Queste le tre morie di storni documentate finora in città. 

Oltre alle decine di volatili morti, spesso e volentieri, sotto ai pini dove riposano durante la notte gli storni, è stato ritrovato un tappeto di guano. Particolarmente puzzolente e vasto quello in via Podgora, dove una delle auto lasciate sotto agli alberi è stata praticamente ricoperta.

Gli interventi del Comune

I disagi in città si sono sommati negli ultimi giorni e il Comune si sta muovendo con le prime soluzioni. «Sono venuta a conoscenza martedì scorso (19 dicembre) della problematiche riguardo alla moria di uccelli – dice l’assessora all’ambiente Erika Vanelli – Come ufficio ambiente abbiamo raccolto alcuni esemplari e li abbiamo portati all’istituto zooprofilattico della Asl che sta provvedendo alle analisi».

Per l’area più colpita, il parco di via Podgora, sono stati adottati interventi straordinari. «Lo abbiamo transennato, precluso all’uso delle persone ed è stato pulito – dice Vanelli – sono stati installati inizialmente alcuni dissuasori, ma non sembra che abbiano sortito un grande effetto».

Valutato l’utilizzo della falconeria

Il Comune sta pensando ad altre soluzioni. «Dall’uso della falconeria a quello dei cannoncini – dice Vanelli – Stiamo vagliando tutte le soluzioni anche tramite un parere del dipartimento competente nella Regione».

In questo periodo è difficile liberarsi dagli storni in città. «Arrivano dalle campagne vicine, rientrano la sera a Grosseto e dove passano sporcano – dice Vanelli – stiamo cercando di pulire con i nostri mezzi ma interventi come quello fatto nel parco di via Podgora sono di natura straordinaria e comunque non evitano che ritornino».

«Per una risposta sulle morie aspettiamo il parere della Asl – conclude – Il Comune sta cercando di tenere monitorata la città per prevenire altre situazioni critiche, per una questioni soprattutto di igiene e decoro».

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