GROSSETO. Un fascicolo composto da 34 puntate scritte durante un campionato iniziato male, corretto in corsa, sfuggito di nuovo al controllo, terminato infelicemente.
Il direttore generale Filippo Vetrini non nasconde niente, non insabbia nulla, va dritto al cuore del tema correndo parallelamente all’analisi sviluppata nello studio di Tv9 dal patron Giovanni Lamioni.
Vetrini: «Una stagione disgraziata e fallimentare»
«È stata una stagione assolutamente fallimentare – è l’introduzione di Vetrini – la delusione nasce dal risultato ma anche dalle modalità che hanno prodotto questo insuccesso. Pensavamo di aver allestito una squadra che potesse competere per il vertice e nessuno aveva promesso la vittoria del campionato. Vista la rosa del Livorno soltanto pensarlo sarebbe stato follia. L’unico impegno preso era disputare una stagione competitiva».
«La scorsa stagione il Grosseto era la formazione più forte del girone, ma non sempre prevale il più prestante. Abbiamo vinto i playoff, che non sono poi serviti a nulla».
Vetrini si ferma, poi riprende: «Di questa disgraziata stagione ricordo con grande soddisfazione il ritorno da Siena, l’accoglienza della gente festante – sospiro – dopo Natale si è spento qualcosa. La sconfitta immeritata di Orvieto, nonostante le continue sollecitazioni dell’intera società, ha prodotto una vera e propria agonia nel girone di ritorno. Un tormento di risultati con 17 punti in 17 partite, una media da retrocessione».
«La squadra ha smesso di reagire»
Il racconto prosegue. «A mio avviso questo Grosseto era da playoff e il campo, fino al successo di Siena, aveva detto che eravamo in lotta. L’amarezza è per la città, l’ambiente,i tifosi, ma da questo arriva anche la consapevolezza di essere diventati una realtà calcistica che deve guardare al futuro».
Il direttore quindi spiega i due mesi di silenzio societario.
«La squadra non reagiva più a nessun tipo di sollecitazione. Credevamo che non intervenire direttamente e pesantemente potesse sfociare in una scossa positiva. Questo non è successo. Le otto vittorie consecutive dell’andata ci hanno permesso di uscire da una posizione molto scomoda, se non ci fossero state, visti i problemi caratteriali della rosa, sarebbe stato molto preoccupante».
«Vogliamo un Grosseto che faccia sognare»
Guardando avanti l’obbiettivo è quello di creare un Grosseto che faccia sognare, quindi una formazione che sia l’esatto contrario di quella vista nel ritorno. Gli investimenti aumenteranno, ci sarà una rivoluzione dal punto di vista della comunicazione per riavvicinare la gente ai colori biancorossi, Francesco Lamioni assumerà la presidenza credo con i gradi del dirigente più giovane d’Italia».
«Consonni non sarà l’allenatore»
«Luigi Consonni non sarà l’allenatore del prossimo anno. Consonni è riuscito a scacciare i fantasmi della retrocessione e va ringraziato per questo. È un galantuomo col Grifone tatuato sulla pelle e il suo lavoro merita profondo rispetto. Questa decisione nasce dal voler rimuovere le scorie di una stagione negativa dallo spogliatoio. Lo faremo anche per la squadra, saranno pochissime le riconferme».
Questa la panoramica di Vetrini.
«Se la proprietà me lo chiedesse farei un passo indietro»
Esiste un problema Vetrini all’interno della società e hai mai pensato alle dimissioni?
«Se la proprietà mi chiedesse di fare un passo indietro lo farei. Quando il suo ingresso nel calcio non era ancora sicuro, Lamioni mi chiese di entrare nel Grosseto aggiungendo che la trattativa di acquisto sarebbe proseguita solo con il mio arrivo. Per mille motivi risposi sì pesando giustamente i pro e i contro. Le dimissioni? L’errore personale è stato quello di aver fatto fare la squadra da Malotti e di questo mi sento responsabile alla pari di tutte le altre componenti il sodalizio».
Sei contemporaneamente direttore generale e sportivo. Non credi serva una nuova figura in società che possa permetterti di concentrarti solo sulla squadra?
«Una giusta osservazione. Il doppio ruolo è una questione molto delicata specialmente in una società come il Grosseto. L’arrivo di Francesco Lamioni come presidente prevede proprio questo. Farà da collante tra la proprietà e la direzione sportiva».
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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