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Grosseto si mobilita per l’Ucraina

Si moltiplicano gli appelli alla pace e alla manifestazione di sabato in piazza Dante Alighieri. Il vescovo Giovanni prega con la comunità ucraina
Guerra in Ucraina ©Ansa

GROSSETO. Si moltiplicano a Grosseto gli appelli per la pace, le manifestazioni e le preghiere per l’Ucraina. Ieri, 24 febbraio, l’Avis provinciale ha chiamato a raccolta i donatori nell’eventualità di un’emergenza sangue, mentre il comitato grossetano per la pace ha organizzato una manifestazione per sabato 26, in piazza Dante Aligheri, dalle 16 alle 18.  Alla manifestazione aderiscono anche la Coop Uscita di Sicurezza di Grosseto e Comitato Chernobyl.

Subito è arrivata l‘adesione della sezione Anpi  “Elvio Palazzoli” di Grosseto, alla manifestazione, al comunicato dell’Anpi nazionale e a quello di Cgil, Anpi e Arci della Toscana. Accompagnata dall‘invito rivolto a tutta la cittadinanza ad appendere la bandiera della pace alle finestre e ai balconi.

«Siamo ormai entrati nel baratro. Il delirio bellicista che ormai imperversa ci ha condotto alla guerra. Lanciamo un appello affinché vi siano iniziative, manifestazioni unitarie per la pace. Che il movimento della pace in Italia e nel mondo faccia sentire la propria voce», scrive la sezione Anpi di Grosseto insieme al Coordinamento delle donne Anpi Licena Rosi Boschi.

«Dobbiamo chiedere con forza la sospensione delle ostilità, il ritiro delle truppe e una trattativa che avvenga sotto l’egida dell’Onu. L’Unione Europea deve svolgere il proprio ruolo autonomo e non subalterno per favorire le fine delle ostilità e una soluzione pacifica e non basata sulla forza delle armi. 

L’Italia deve svolgere un ruolo di mediazione attraverso il negoziato e, soprattutto, mantenere ben fermo il principio previsto dell’articolo 11 della nostra Costituzione che stabilisce che il nostro Paese debba sempre “ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».

Il vescovo Giovanni prega insieme alla comunità ucraina

Ieri pomeriggio, il vescovo Giovanni è tornato alla chiesa della Misericordia per unirsi alla preghiera della comunità cattolica ucraina di rito bizantino. Lo aveva già fatto domenica, presenziando alla divina liturgia e invocando con la comunità ucraina il dono della pace. Oggi, 25 febbraio, alle 15, la comunità si riunirà di nuovo per pregare il Rosario e per innalzare un canto alla Madonna.

Di fronte al precipitare della situazione, il vescovo ha voluto di nuovo rendersi presente sia come vescovo anche di questa porzione di popolo che qui vive la propria fede, sia come fratello tra fratelli, nella condivisione di questo momento duro e tragico per la vita dell’Ucraina e dei singoli. Ha impartito la benedizione e cercato di confortare i presenti, per lo più donne, angosciate e in pianto per i familiari che si trovano in Patria, i figli soprattutto.

«Domenica, pregando coi fratelli ucraini – dice il vescovo Giovanni – avevo chiesto al Signore e alla Madonna la sapienza per chi ha in mano le sorti di questa vicenda terribile. È un’invocazione che faccio ancora di più ora che il frastuono della guerra torna a rimbombare nella vecchia Europa. Distruggere, bombardare, ammazzare non porta da nessuna parte…eppure c’è una cultura di morte che continua a far breccia nel cuore dell’uomo. Il progresso sembra non averci ancora insegnato nulla.

A chi crede, il mio invito è a intensificare la preghiera, perché Dio ispiri le scelte in questo momento più sagge. A chi non ha la fede, ma ha comunque a cuore le sorti dell’umanità, chiedo di esprimere sollecitudine umana verso i nostri fratelli ucraini, in questa prova drammatica, che ci fa ripiombare in tempi che credevamo ormai affidati ai libri di storia. Insieme diciamo: mai più guerra, avventura senza ritorno».

Bandiere della pace esposte nei supermercati Coop

L’appello per la pace arriva anche dalla Coop, con la bandiera arcobaleno che verrà appesa nel fine settimana nei supermercati del centro Italia. Le cooperative di consumo della Toscana e dell’Umbria si uniscono con questo gesto simbolico alla condanna della guerra, insieme alle sezione soci.  Alcune centinaia di bandiere saranno donate dalle Coop anche all’Associazione dei Comuni italiani. 

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