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Getta i gattini nel cassonetto: individuato

Grazie alla 6card l’azienda e i carabinieri sono potuti risalire a chi aveva avuto accesso al cassonetto
i gattini abbandonati dentro al cassonetto
I gattini abbandonati dentro al cassonetto

CASTEL DEL PIANO. Aveva lasciato quattro gatti nati da pochi giorni nel cassonetto. Rischiavano seriamente di morire. Ora le autorità hanno rintracciato chi li aveva abbandonati lì dentro.

A raccontare dell’accaduto è l’assessore comunale all’ambiente Renzo Rossi, che ha seguito la vicenda da vicino. «Una mattina, in via Rosselli dietro all’ospedale, una cittadina stava conferendo dei rifiuti nei cassonetti intelligenti – racconta Rossi – quanto sentì dei forti miagolii provenire dall’interno del contenitore. Chiamò immediatamente Sei Toscana per chiedere informazioni su come aprirlo».

Renzo Rossi, l’assessore che ha seguito la vicenda

«Un addetto dell’azienda, dopo aver interpellato i responsabili di zona, riuscì a rovesciare il cassonetto, salvando i gattini – ricorda l’assessore – Fortunatamente in quella zona viveva anche una collaboratrice dell’Enpa, che immediatamente mise in salvo gli animali dando loro le cure necessarie».

Grazie alla 6card

«Con l’aiuto di Sei Toscana sono state effettuate le prime indagini sull’abbandono – spiega Rossi – Sono stati estratti i dati degli accessi al cassonetto dove erano stati lasciati i gatti e sono stati rilevati i dati personali identificativi. È sato informato anche il comando dei carabinieri – specifica – l’abbandono di animali è un reato».

Le indagini sono quindi proseguite con l’individuazione dell’autore. «È stato avviato un procedimento penale verso chi ha compiuto questo deprecabile e vietato gesto» dice Rossi.

«Ringrazio molto tutto il comando dei carabinieri – conclude l’assessore – che si è attivato immediatamente, nonché Sei Toscana che con il nuovo sistema di raccolta elettronico è stata in grado di individuare le tessere personali utilizzate. Mi sento di ringraziare personalmente anche chi si fece parte attiva, pubblicamente, della questione: vale a dire Annarita Bramerini, direttrice provinciale della Cna con cui abbiamo sin inizio, condiviso questo percorso».

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