GROSSETO. Quello che sta succedendo in Medioriente fra Palestina e Israele ormai da anni, soprattutto nella striscia di Gaza, è sotto gli occhi di tutto il mondo. I morti dilagano su ogni fronte della guerra, che siano palestinesi o israeliani.  

Quello che succede a Gaza è un crimine umano, visto che per mesi gli aiuti umani non sono potuti entrare a portare acqua e cibo ai palestinesi dentro quel fazzoletto di terra. E proprio per questo a Follonica il 1° giugno alle 18.30 al giardino del Casello idraulico è in programma “Gaza. Restiamo umani“, un dialogo che parla di pace, proposto dall’ex sindaco Andrea Benini e da Luciano Paradisi.

L’evento è organizzato da “Restiamo Umani” in collaborazione con Anpi Follonica, Spi Cgil e Unicoop Tirreno sezione soci Follonica–Castiglione della Pescaia, con l’evento patrocinato dalla Città di Follonica.

Marchetti: «È un genocidio verso i palestinesi»

“Gaza. Restiamo Umani”, vuole essere una riflessione sui diritti calpestati, sull’urgenza di fermare la violenza e costruire un futuro di giustizia e convivenza. Un appuntamento necessario, urgente, che mette al centro il genocidio in corso a Gaza, con uno sguardo umano e politico che rifiuta l’indifferenza in ogni sua forma.

L’evento sarà arricchito dalle letture di Anna Intartaglia, tratte dagli scritti di Vittorio Arrigoni, attivista per la pace ucciso a Gaza nel 2011, le cui parole sono oggi più che mai un grido collettivo da raccogliere e rilanciare.

«Invitiamo tutta la cittadinanza, le realtà associative, i giovani, le famiglie a partecipare – ha detto Chiara Marchetti, presidente dell’associazione – e a unirsi a questo momento di riflessione, testimonianza e resistenza civile. Di fronte a un conflitto che ha assunto i tratti di un vero e proprio genocidio del popolo palestinese, è dovere di ognuno non restare in silenzio. L’umanità si difende con la memoria, con la parola, con la presenza. Restiamo umani. Sempre».