GROSSETO. La giudice per le indagini preliminari Cecilia Balsamo ha sciolto la riserva: da venerdì 23 settembre Giovanni Policarpo, il trentenne accusato di aver utilizzato le tessere di Sei Toscana per pagare il gasolio che poi veniva rivenduto ad amici e parenti, per un totale di oltre 320.000 euro, è agli arresti domiciliari.
La mitigazione della misura era stata chiesta nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto giovedì 22 settembre dal suo avvocato, Massimo Venditto e la giudice, questa mattina, ha deciso di concedere i domiciliari al trentenne, che era finito in carcere lunedì 19 settembre.
Confessa davanti alla giudice
Policarpo ha di fatto confessato di essere stato lui a prendere le tessere del carburante dai mezzi dismessi di Sei Toscana. Mezzi che erano parcheggiato in un’area di sosta a Paganico. Il trentenne, alla fine di novembre del 2018 aveva lasciato il lavoro. Poi, con il Covid e il lockdown non era riuscito a trovarne un altro e aveva cominciato a utilizzare quelle tessere per pagare i carburanti che rivendeva ad altre persone facendoli pagare una cifra inferiore rispetto a quella della pompa.
L’udienza davanti alla giudice, alla quale era presente anche il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, era durata un’ora circa. L’uomo ha spiegato di essere stato in difficoltà economiche e di aver cominciato a utilizzare quelle tessere due anni dopo averle prese dai mezzi della società, che ha invece ricostruito pagamenti già dalla fine del 2018.
Insieme a Policarpo, sono indagati altri due uomini, fermati con lui dagli uomini delle volanti lunedì 19 settembre, nell’area di servizio Tamoil in via Senese.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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