PORTO SANTO STEFANO. Nel cuore del promontorio dell’Argentario, c’è un forte abbandonato a se stesso. Si tratta di forte Pozzarello, che ha conquistato il primo posto nella provincia di Grosseto nella classifica del Fai “I luoghi del cuore” 2024/2025, con 4.867 voti.
Un risultato che premia l’affetto della comunità e riaccende l’attenzione su un bene storico dimenticato per decenni.
Ma non è solo un risultato locale: la fortezza si piazza quarta in Toscana e 109° a livello nazionale, scalando le classifiche grazie a una mobilitazione popolare senza precedenti. E verso la fine del 2025 dovrebbero iniziare i lavori per il restauro del forte.
Una roccaforte dell’Ottocento dimenticata
Costruito tra il 1874 e il 1888, il forte Pozzarello rappresenta l’ultimo baluardo difensivo eretto sull’Argentario nel Regno d’Italia. Situato a circa 190 metri sul livello del mare, il complesso aveva una funzione strategica, dotato di cannoni, obici e mitragliatrici per difendere la costa.
Nel dopoguerra, però, l’uso militare venne meno, e l’imponente struttura cadde in abbandono. Oggi, dopo decenni di degrado e silenzio, la fortezza ha finalmente l’opportunità di rinascere.
Un progetto di recupero lungo venticinque anni
Grazie alla concessione ottenuta a gennaio 2025, la confraternita della Misericordia di Porto Santo Stefano ha assunto la gestione del sito per 25 anni. Il progetto “Dentro le mura” prevede una serie di interventi radicali, come la pulizia ambientale da vegetazione e rifiuti, l’installazione di videosorveglianza alimentata a energia solare, la ristrutturazione interna con impianti elettrici, idraulici e servizi igienici e la riapertura del ponte levatoio e creazione di sale polifunzionali.
Non solo: il forte sarà anche un nuovo polo di attrazione, con il cinema all’aperto, i sentieri per trekking e mountain bike, i laboratori scolastici, gli orti botanici e un museo permanente sulla storia militare del territorio.
Con l’inizio dei lavori previsto entro la fine del 2025, forte Pozzarello si prepara a trasformarsi in un punto di riferimento culturale e turistico per l’intero territorio. Un luogo dove storia, natura e comunità s’incontrano.
La voce della comunità
«Questo è un segno tangibile dell’amore che la gente nutre per questo luogo – ha dichiarato Roberto Cerulli, governatore della Misericordia – I voti raccolti sono il frutto di mesi di incontri, promozione e di un vero spirito di appartenenza».
Il successo nella campagna Fai apre ora la strada a finanziamenti mirati per il restauro, supportati anche dalla soprintendenza ai beni culturali. Il recupero sarà graduale, ma il primo passo è stato fatto.
Il rilancio della fortezza è anche un simbolo di partecipazione civica e valorizzazione del patrimonio locale, un modello replicabile per tanti altri luoghi d’Italia dimenticati ma ancora carichi di potenziale. Insomma, ancora una volta la gente dell’Argentario si è fatto trovare pronta per sostenere e promuovere un’iniziativa, dimostrando che il senso d’appartenenza in questi casi fa sempre la differenza.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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