Filippo Boccardi: ecco perché ho scelto la Pistoiese Skip to content

Filippo Boccardi: ecco perché ho scelto la Pistoiese

Filippo Boccardi cambia squadra e non rinnega certo le sue origini, anche se ne parla con un po’ di amaro in bocca
Filippo Boccardi con la maglia del Grifone

GROSSETO. Il giovane Filippo Boccardi è cresciuto nel Grifone. Recentemente è approdato all’U.s. Pistoiese 1921, non senza ricordare le sue radici. Non senza amaro in bocca per quanto accaduto qualche mese fa alla squadra che lo ha visto crescere.

«È arrivato il momento di salutarci – dice Boccardi –  ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni con cui ho condiviso dei momenti speciali, tutto lo staff e tutti i tifosi per questi anni meravigliosi ma purtroppo tutto finisce e ci sono delle persone che riescono a rovinare anche i sogni. Spero di avervi fatto divertire, me ne vado con la consapevolezza di aver dato il massimo per la mia città anche se non doveva finire così».

Filippo Boccardi

Il messaggio social di Filippo Boccardi graffia l’aria come artigli, fanno male per la malinconia che sollevano, approfondiscono antiche ferite, che il calcio non riesce, o non vuole, curare preferendo chiudere gli occhi. Filippo è nato a Grosseto il 4 ottobre 1996, è cresciuto con la casacca biancorossa del Grifone nel cuore e sulla pelle. In campo ha il compito di fare gol. E gli riesce.

A cosa e a chi sono rivolte quelle amarissime parole?

«A chi è arrivato a Grosseto rovinando l’ambiente, a chi ci ha fatto retrocedere. Non sono mai stato contattato, mai chiamato, nemmeno per parlare e basta. Così il mio sogno si è trasformato in mille, dolorosi, frammenti. Ho fiducia di poterli rimettere a posto per proseguire nel mondo del pallone, anche se questa esperienza mi ha fatto diventare meno illuso».

L’anno scorso hai preferito andartene dal Grifone.

«Avevo ricevuto proposte di categorie più alte, ne ho parlato con Simone Ceri, la società era d’accordo su questa soluzione per non limitarmi. Vuoi per l’infortunio all’adduttore sinistro, vuoi per una operazione chirurgica, questa strada mi è stata sbarrata da una frana che non potevo mettere in preventivo. Sono ritornato in biancorosso, ma non ho più giocato per quella maglietta che adoro con tutto il cuore, un amore smisurato. Questione di scelte, così ti dicono per spiegare il perché di un comportamento che non ho mai capito».

Adesso?

«Voglio rimettermi in gioco. Soprattutto desidero prendermi qualche rivincita con il calcio. Saluto e abbraccio mister Silva, l’allenatore che mi fece esordire a 19 anni, era l’ultimo anno di presidenza Camilli».

Autore

  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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