GROSSETO. Il magistrato che segue il caso dell’incidente di Felicita Ciufo deciderà domani, lunedì 14 febbraio, se procedere all’autopsia sul corpo della donna. Quindi sarà decisa la data dei funerali.
Un malore, una distrazione?
I dubbi da chiarire sono ancora molti, in particolare su cosa possa essere successo alla donna nel momento in cui, sulla semicurva a destra al Casotto Venezia, è andata dritta sfondando la ringhiera a protezione del ponticino.

Non un vero guard-rail, ma la semplice ringhiera che non ha impedito alla macchina di finire nell’affluente del canale San Rocco.
La polizia municipale di Grosseto, che segue il caso, ha effettuato numerosi rilievi e consegnato tutta la documentazione al magistrato.

Le uniche certezze, al momento sono quattro
- L’auto viaggiava da Grosseto in direzione di Marina.
- L’auto è andata dritta alla semicurva a destra, prima di Casotto Venezia e ha sfondato la protezione del ponticino. Un malore, una distrazione? Solo se sarà fatta l’autopsia sarà possibile chiarirlo.
- Ha fatto un volo di alcuni metri ed è finita nel fosso, che resta sotto alla strada, in un punto che non si vede transitando sul ponte nelle due direzioni. Tanto che per 24 ore nessuno ha dato l’allarme.
- Non ci sono segni di frenata.
Funerali ancora da fissare
Al momento la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Solo quando sarà restituita alla famiglia saranno fissati i funerali. Non è escluso che la cerimonia funebre si tenga a Scauri, nel sud del Lazio, in provincia di Latina, paese di cui era originaria Felicita.

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