GROSSETO. Il sindacato Uiltucs Toscana risponde alle dichiarazioni di Farmacie Comunali riunite. Il caso del farmacista illegittimamente licenziato a dicembre aveva visto l’intervento del giudice.
Farmacie comunali lo aveva licenziato perché giudicato “assenteista” perché non trovato a casa durante un controllo. Il dipendente infatti era sì in malattia, ma con un certificato per depressione, che gli permetteva di condurre una vita normale come gli era stato consigliato. Per questo era stato riammesso.
«L’azienda aveva dichiarato di aver agito in “buona fede” licenziando il dipendente allora in malattia – dice il sindacato – e di essersi mossa anche in conseguenza dello “sdegno” dei colleghi del lavoratore e delle loro “segnalazioni” su presunte libere uscite dell’uomo».
Il sindacato non ci sta
«Le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dal CdA di Farmacie comunali riunite di Grosseto ci convincono sempre di più che non ci siano le capacità per amministrare un’azienda pubblica» dicono i responsabili d’area di Uiltucs.
«Si tratta di un consiglio di amministrazione che prende decisioni autonome senza ascoltare nessuno – dice il sindacato – E quando perde si nasconde dietro agli stessi lavoratori. Un consiglio che con i suoi numerosi errori fa spendere soldi all’amministrazione pubblica e, quindi, ai cittadini, senza chiedere scusa, anzi mostrando arroganza».
«Lavoratori spettatori di un’amministrazione che non ha voluto vedere l’errore»
«La leggerezza con cui si afferma che sarà un’assicurazione a pagare i risarcimenti ancora da quantificare per gli errori fatti sui licenziamenti illegittimi, lascia sconcertati – chiosa Uiltucs – Intanto le lavoratrici ed i lavoratori di Farmacie comunali, a oggi, sono spettatori di un’amministrazione comunale che non ha voluto vedere l’errore che stava commettendo. Anche dopo il passaggio che il nostro coordinatore regionale del settore, Giuseppe Franzone, ha fatto con il sindaco di Grosseto, Anton Francesco Vivarelli Colonna, nulla è cambiato nonostante le rassicurazioni».
Il sindacato non le manda certo a dire e ci tiene a puntualizzare. «È estremamente evidente che i risultati economici positivi vantati dal consiglio di amministrazione non sono frutto di un loro certosino lavoro ma, purtroppo sono i risultati che derivano dalla maggiore vendita di farmaci, vaccini, tamponi ed altri servizi legati all’emergenza COVID» dicono da Uiltucs.
«Invece di rispondere a mezzo stampa a un’ordinanza di condanna e reintegro effettuata dal giudice del lavoro di Grosseto – dicono dal sindacato – ci auguravamo almeno un tentativo di “restare umani” (come il titolo della campagna 2023 di Uiltucs Toscana, ndr) e una richiesta di scuse al lavoratore».
Il sindacato si aspetta risposte
La Uiltucs Toscana attende una decisione da parte dei componenti il consiglio di amministrazione. Oppure delle forze politiche che amministrano la città, sino al sindaco Vivarelli Colonna.
«Se tra queste persone vi fosse serietà e correttezza, qualcuno dovrebbe dare le dimissioni, oppure, qualcuno dovrebbe ritirare la fiducia assegnata» dicono i responsabili sindacali.
Intanto UILTuCS Toscana afferma che sta andando avanti sul fronte del riconoscimento, anche dal punto di vista penale, di una serie di gravi problematiche riscontrate nella gestione delle Farmacie comunali di Grosseto. «Situazioni che potrebbero andare a coinvolgere anche i componenti del consiglio di amministrazione e dei soci tutti» concludono dal sindacato.
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