di Marco Simiani
Il via libera della Conferenza dei servizi ai lavori per realizzare il polo integrato dell’economia circolare di Scarlino è un passaggio fondamentale per l’intera provincia di Grosseto.
Dopo anni, la buona concertazione tra politica, istituzioni e territori, ha individuato una soluzione condivisa a un problema che si trascinava da anni.
La gestione dei servizi pubblici sta andando, anche in Toscana, verso modelli integrati, capaci di attirare finanziamenti, elevare la qualità e la competitività dell’offerta ed ottimizzare le risorse, salvaguardando comunque il territorio.
Questi processi impongono, anche nella nostra Provincia, una seria riflessione: se vogliamo ottenere un salto di qualità reale sarà necessario esaminare con attenzione le prossime scelte programmatiche a partire dal rinnovo dei patti parasociali dell’Acquedotto del Fiora.
«Patti da disdire o rivedere»
Su questo tema si è aperta una discussione seria nel Pd provinciale, insieme ai sindaci e gli amministratori del Partito Democratico. Rispetterò la decisione finale ma sono oggi convinto che tali patti vadano disdetti o al massimo rivisti.
Al di là delle buone relazioni con Acea, oggi la nascita della nuova multiutility e l’importante investimento di Iren nel nostro territorio, ci impongono di effettuare tutte le verifiche e di intraprendere tutte le possibili nuove relazioni, per ottenere quelle opportunità di sviluppo che migliorino il sistema dei servi pubblici locali nella provincia di Grosseto.

58 anni, direttore di MaremmaOggi
Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale
Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità
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