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Addio a Annamaria Spada, la signora dei cavalli

Imprenditrice agricola, è stata la prima e l’ultima vicesindaca della città. Suo il libro sulla stori del cavallo maremmano
Una bella immagine di Annamaria Spada
Una bella immagine di Annamaria Spada

GROSSETO. È scomparsa ieri, 1° aprile, all’età di 85 anni, Annamaria Spada, personaggio di spicco della vita economica, politica e sociale della Maremma. Malata da tempo, aveva subito di recente un ricovero in ospedale a causa di una caduta.

Imprenditrice agricola, grande appassionata di cavalli, è stata la prima, e ad oggi unica, donna a ricoprire la carica di vicesindaco a Grosseto

Fu Loriano Valentini, nel 1993 a volerla nella sua squadra, convinto – a ragione – della sue notevoli capacità e dell’apporto costruttivo che avrebbe portato in dote, da profonda conoscitrice della Maremma, terra di origine della madre (padre era di Roma e lei era nata a Montecatini), qual era.

Loriano Valentini: «Averla in giunta è stata una grande esperienza umana»

Erano gli anni di Mani pulite, la politica si apriva alla società civile, usciva dalla cerchia dei partiti e si rivolgeva alle persone pronte ad impegnarsi per il proprio territorio. Proprio come era la signora Spada, che rimase in carica fino al 1997.

«Affidai a lei anche le deleghe alla scuola, al decentramento, alle pari opportunità e alle politiche sociali – ricorda Valentini – data la sua cultura e il suo impegno nel sociale, che ha proseguito fino a non molti anni fa nell’Avo.

Averla in giunta è stata una esperienza umana, oltre che politica, molto importante, benché venisse da un mondo totalmente diverso dal mio, appartenendo lei a quell’aristocrazia terriera di cui rappresentava la parte migliore. La ricordo con grande affetto e la ringrazio per avermi regalato stima, affetto e fiducia, oltre alla sua estrema correttezza nello svolgere il suo ruolo», conclude Valentini.

L’amicizia con Giuliana Ponticelli e quell’introvabile libro sul cavallo maremmano

Annamaria Spada era molto legata a Giuliana Ponticelli, scomparsa nel 2003, con la quale condivideva l’appartenenza a un mondo, quello dei grandi proprietari terrieri di un tempo, che di fatto, con lei, scompare. Molto diverse, più “ruspante” Giuliana, elegante e sobria Annamaria, che non si separava mai dal suo filo di perle e che manteneva il suo aplomb aristocratico anche si muoveva tra le scuderie della tenuta il Mustiaio, insieme alle figlie, Daniela e Giulia.

Con Giuliana, condivideva, soprattutto la passione per i cavalli maremmani, ai quali, nel lontano 1978, Annamaria, ancora con il nome Savio, dedicò un libro “Il cavallo maremmano”,  scritto a quattro mani con il generale Giuseppe Conforti, che reca la dedica “a mia madre, maremmana…”.

la copertina del libro
la copertina del libro

Edito dalla Camera di commercio presieduta da Achille Giusti e oggi introvabile, documenta con foto e schede genealogiche, l’evoluzione della razza maremmana, attraverso i suoi stalloni e gli allevamenti che in quegli anni ancora esistevano in Maremma.

Dal Mustiaio al bioagriturismo Corte degli Ulivi

La signora Spada aveva scelto di vivere nella sua campagna, nel bioagriturismo “Corte degli Ulivi”, lungo la strada dello Sbirro, che gestiva insieme alla figlia Giulia. Il terzo figlio, Andrea, gestisce la cantina del Marruchetone, mentre Daniela si occupa di addestramento di cavalli al Ciam, il centro ippico e allevamento.

I funerali, oggi, d aprile, alle 15, nella chiesa di Vallerotana

 

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