Due rapine in pochi giorni, arrestato artigiano | MaremmaOggi Skip to content

Due rapine in pochi giorni, arrestato artigiano

Il quarantottenne aveva avuto un incidente durante la fuga: i carabinieri lo hanno individuato e portato in carcere
Controlli Carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

FOLLONICA. È stato individuato e arrestato nei giorni scorsi, Massimiliano Boarati, il 48enne follonichese accusato di aver messo a segno due rapine, in aprile: una nella tabaccheria a Scarlino e in un panificio a Follonica.

Al termine delle indagini svolte dai carabinieri del golfo, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Marco Mezzaluna, ha emessol’ordinanza di custodia cautelare. Boarati si trova in carcere a Grosseto.

5 aprile, rapina a Follonica

Il primo episodio, contestato nell’ordinanza, è del 5 aprile, quando la titolare di un’attività commerciale nel centro della città aveva chiesto l’intervento del 112 perché poco prima era stata rapinata da uno sconosciuto. Una dinamica semplice, quella descritta dalla vittima: l’uomo, dopo averla minacciato con un taglierino, si era fatto consegnare l’incasso di circa 200 euro

L’intervento immediato dei carabinieri e la loro conoscenza del territorio, oltre alla visione dei filmati di alcune telecamere, aveva fin da subito permesso di individuare il  responsabile.

13 aprile, rapina a Scarlino

Pochi giorni dopo, il secondo episodio: il 13 aprile la titolare di una tabaccheria a Scarlino ha chiamato il 112 raccontando di essere stata vittima di una rapina. Stessa dinamica, ma bottino di 100 euro. Nella fuga precipitosa aveva anche avuto un incidente.

Dalla descrizione fatta dalla vittima, subito era emersa una certa analogia con il rapinatore del negozio di Follonica. La pattuglia del nucleo radiomobile che era intervenuta, inoltre, aveva incrociato un’auto, il cui conducente aveva appena avuto un incidente. Fermato e perquisito, l’uomo aveva in macchina circa 100 euro in contanti e un taglierino. L’auto utilizzata per la fuga, peraltro, era intestata alla ditta per la quale lavora.

I carabinieri hanno quindi inviato la segnalazione alla Procura che ha chiesto e ottenuto dal giudice Mezzaluna un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

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