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Confartigianato: autotrasportatori al collasso

La categoria dei trasporti è a rischio collasso, per i costi alti. E sul bonus gasolio è caos per accedere alla piattaforma. Confartigianato: « Se gli autotrasportatori si fermano, si ferma tutto il paese».
Confartigianato: allarme per gli autotrasportatori
Confartigianato: allarme per gli autotrasportatori

GROSSETO. Se gli autotrasportatori si fermano, si ferma tutto il paese. Ma ci accorgiamo dell’importanza di questa categoria per l’intero sistema economico nazionale solo quando iniziano a mancare i prodotti negli scaffali dei supermercati. Questo scenario potrebbe verificarsi.

Molte aziende di autotrasporto sono in seria difficoltà per i danni economici che hanno subito con la pandemia, a cui si sommano i costi ormai insostenibili del gasolio, salito alle stelle da diversi mesi.

Autotrasportatori, le parole di Confartigianato

«Una situazione allarmante per la categoria e per le conseguenze che si possono generare sull’intero sistema economico. – parla Mauro Squarcia, presidente di Confartigianato Autotrasporti Grosseto – Basti pensare che in Italia oltre l’80% delle merci viaggia su strada. Le aziende di trasporto sono l’anello fondamentale della catena che consente ai prodotti di arrivare dalla fabbrica alle case delle persone. Ma ad oggi le misure adottate dal governo a sostegno di questa categoria sono del tutto insufficienti».

Mauro Squarcia
Mauro Squarcia

Il bonus gasolio è un problema: «Il primo grande problema da risolvere è il malfunzionamento della piattaforma per accedere al bonus gasolio. Dopo tanta attesa, infatti, dal 12 settembre, è finalmente stata attivata la piattaforma dell’agenzia delle Dogane e dei monopoli per il caricamento delle domande di credito d’imposta del 28% sugli acquisti di gasolio del primo trimestre. Ma il sistema non funziona provocando il malcontento di migliaia di autotrasportatori, a cui viene negato il caricamento delle istanze. Le risorse sono state stanziate, tuttavia le aziende di trasporto sono preoccupate per non avere alcuna garanzia sulla possibilità di ottenere realmente il bonus. E poi ci si interroga sul secondo trimestre, rispetto al quale non è pervenuta nessuna comunicazione».  

Preoccupazione sui costi carburante

Tra le tante incertezze legate all’entrata in carica del nuovo governo c’è anche l’interrogativo sulla durata dello sconto sull’accise dei carburanti, di cui tuttavia può beneficiare solo una parte della categoria: «Le imprese di autotrasporto che hanno un parco macchine datato –spiega Gianluigi Ferrara, funzionario di Confartigianato Trasporti, logistica e mobilità Grosseto –  con mezzi classificati euro 4, sono tagliate fuori dal recupero dell’accise di 0,21 centesimi su ogni litro di carburante consumato, prevista solo per i mezzi euro 5 ed euro 6, superiori a 76 quintali. E non sappiamo neppure per quanto tempo questo sconto sarà ancora concesso nei prossimi mesi agli aventi diritto. Non abbiamo certezze sulle deduzioni forfettarie. Una serie di problemi si stanno sovrapponendo su una categoria da sempre trascurata dai governi che si sono succeduti in questi anni».

«Confartigianato Trasporti – concludono Squarcia e Ferrara – sta sollecitando il ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibile per risolvere prima di tutto il funzionamento della piattaforma sul bonus gasolio. Al nuovo governo chiediamo di mettere gli autotrasportatori nella condizione di lavorare. Servono più certezze sul futuro, garanzie su storni, bonus e incentivi, metodi meno farraginosi per accedere a tali incentivi. Bisogna porre fine alla speculazione e prevedere investimenti sulla sicurezza, a partire dagli interventi sul sistema viario».

 

 

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