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La Cgil chiama a raccolta per le elezioni delle Rsu

Sono 266 i candidati della Cgil, divisi in 88 liste. Si vota il 5, 6 e 7 aprile nelle sedi di lavoro
Cristoforo Russo, Andrea Ferretti, Salvatore Gallotta Cgil
Da sinistra, Russo, Ferretti e Gallotta

GROSSETO. Sono almeno 10.000 i dipendenti pubblici che lavorano in provincia di Grosseto, chiamati al voto per eleggere la propria Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu). Ovvero l’organismo sindacale presente in ogni luogo di lavoro pubblico, costituito da non meno di 3 persone elette da tutti i lavoratori, iscritti e non iscritti a un’organizzazione sindacale.

Nel dettaglio, in Maremma, i dipendenti pubblici sono così suddivisi:

  • 2.500 tra funzioni locali (Comuni e Provincia) e funzioni centrali (ministeri, agenzie)
  • 2.500 per la sanità
  • 5.015 (962 Ata e 4.053 docenti) nella scuola

La Cgil al voto con 88 liste e 266 candidati

Questa mattina, la Cgil – Funzione pubblica e Flc scuola – ha presentato i candidati per le elezioni, programmate il 5, 6 e 7 aprile nelle sedi di lavoro. Le liste sono 88 con 266 candidati, dei quali:

  • 160 nella funzione pubblica, suddivisi 56 liste denominate “FPCGIL”, in altrettanti enti pubblici
  • 106 presentati dalla Flc per la scuola, suddivisi in 32 liste, una per ciascun istituto della provincia, tra comprensivi (scuola primaria e secondaria di I° grado) e scuole secondarie di II° grado. Hanno diritto di voto per le Rsu tutti gli insegnanti in servizio nei giorni in cui si vota (sia con contratto a tempo determinato, che indeterminato, anche per supplenze brevi), il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata). Non votano i dirigenti. 

Come si vota

Nei giorni 5, 6 e 7 aprile, i seggi sono aperti in ogni sede di lavoro, negli orari decisi dalle varie commissioni elettorali. Il numero delle preferenze da esprimere va in base al numero dei dipendenti: una sola preferenza fino a 200 dipendenti, 2 (purché della stessa lista, ma senza obbligo di alternanza di genere) oltre i 200 dipendenti.

Nel caso della scuola, si possono esprimere 2 preferenze solo all’Istituto agrario “Leopoldo II di Lorena”, mentre nel caso della Funzione pubblica, solo alla Asl e al Comune di Grosseto.

Gallotta (Fp) e Russo (Flc): «Un appuntamento da non mancare»

L’appuntamento elettorale per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego, peraltro slittato di un anno a causa della pandemia, è un momento irrinunciabile, un esercizio di democrazia che si concretizza nella scelta dei propri rappresentanti. Per questo il voto è un impegno da non mancare, dicono il segretario della Fp-Cgil, Salvatore Gallotta e il segretario della Flc, Cristoforo Russo.

«L’importanza, il ruolo e la funzione del pubblico impiego – dichiara Gallotta – emerge ed è riconosciuta, purtroppo solo nei momenti di grave emergenza, come la pandemia, la situazione dell’Ucraina, la crisi e la conseguente perdita dei posti di lavoro. Anche per questo, per il ruolo fondamentale che il pubblico impiego riveste, è importante partecipare al voto ed eleggere i propri rappresentanti.

Alle elezioni del 2018, in Italia ha votato l’80% degli aventi diritto. Il nostro auspicio è che il 5, 6 e 7 aprile questa percentuale venga superata, con un esercizio di vera democrazia e di impegno nella scelta dei propri rappresentanti», conclude Gallotta.

«L’elezione delle Rsu – sottolinea Russo – è il rinnovo dell’ossatura del sindacato. Per noi della scuola, avere la rappresentanza sindacale non vuol dire solo difendere i lavoratori, ma anche garantire la qualità del servizio scolastico. L’appuntamento, inoltre, arriva a ridosso del rinnovo contrattuale per il quale sono già sul piatto le nostre rivendicazioni.

La Flc Cgil è sempre rimasta accanto ai dipendenti della scuola, nei momenti più duri, con la pandemia, la Dad, le mutate condizioni di lavoro. Ci siamo sempre stati con le sedi aperte, la massima disponibilità e competenza. Dunque, occorre dare forza a questo sindacato che lavora quotidianamente per dare risposte alle necessità dei lavoratori, che si batte per i loro diritti e che offre un servizio capillare sul territorio», conclude Russo.

 

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