CASTEL DEL PIANO. Il palio di Carlo Sanna e di Veranu, fantino e cavallo che si conoscono da tanti anni. E non è cosa da poco. Il palio di Sabrina Rosati, che in questa accoppiata ha creduto fermamente da subito. Il palio di Ginanneschi, barbaresco chiamato a un superlavoro per il posticipo di tre giorni della corsa. È stato il palio del Borgo, della sua gente, la sua musica, la sua passione.
Il Palio 2022 di Castel del Piano è andato, probabilmente, alla contrada che ci ha creduto di più.
Certo, l’esclusione alla vigilia del cavallo Tout Beau del Monumento ha cambiato le carte in tavola non di poco.
Una corsa senza storia
Ma, in corsa, non c’è stata storia. Brigante ha messo il collo davanti alla mossa e non si è fatto più riprendere.

«Devo dire che conosco il cavallo molto bene – ha detto Carlo Sanna alla fine – perché ne sono stato proprietario a lungo. Fra noi c’è un gran feeling, siamo una cosa sola. Però è sempre bellissimo vincere per questa contrada (Brigante ha vinto anche l’edizione 2018 e 2019, ndr), perché lavorano tutto l’anno per raggiungere questo obiettivo. Io qui mi sento in famiglia».

«Ci tenevo tanto a vincere questo palio – ha commentato la capitana, Sabrina Rosati – lo avevo promesso ai contradaioli. Ho creduto fino dall’inizio all’accoppiata cavallo-fantino. Carlo è stato un grandissimo, come sempre, ma tutta la contrada ha fatto un lavoro stupendo, con passione e umiltà. E il rinvio di tre giorni è stato faticosissimo, speriamo che non succeda più».

Borgo ha vinto nettamente sul Poggio. Le Storte si è fermato in anticipo.
E già si lavora per l’anno prossimo. La festa è ricominciata, finalmente.

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