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A casa gli interinali assunti dalla Asl per l’emergenza Covid

Sono 12 persone in tutta la Asl, delle quali 6 impiegate a Grosseto

GROSSETO. Lo hanno scoperto dalla delibera numero 1256 del 28 settembre con la quale la Asl Sudest assume 81 dipendenti a tempo determinato, tramite l’agenzia per il lavoro interinale cui è affidato il servizio, che dal primo ottobre il contratto di 12 collaboratori amministrativi non sarebbe stato rinnovato.

Sono unità di personale che l’azienda sanitaria aveva assunto per l’emergenza Covid e a cui aveva affidato attività legate alla gestione dell’accettazione dei tamponi, degli appuntamenti, dell’help desk vaccinazioni, in aiuto alla cosiddetta “Centrale Covid” e altre mansioni non di tipo sanitario, necessarie al funzionamento della macchina.

In delibera, nell’elenco delle tipologie di personale assunto da oggi, 1° ottobre, al 31 dicembre 2021 tramite il raggruppamento temporaneo di imprese Manpower srl – Randstad Italia spa, tra cui anche alcune figure tecniche e un social media manager, loro proprio non ci sono.

Per questi 12 dipendenti, 6 dei quali operano su Grosseto e il resto suddiviso tra Siena e Arezzo, il lavoro per la Asl è terminato ieri, 30 settembre. E fin qui, se non fosse che non lavorare è un dramma, potrebbe anche essere normale, dato che i contratti venivano rinnovati di mese, tant’è che la segnalazione alla redazione non è nemmeno arrivata da loro.

Quello che ha fatto infuriare altri dipendenti, con mansioni amministrative, a tempo determinato e indeterminato, è che da un giorno all’altro e senza adeguata formazione, almeno per ora, potrebbero trovarsi a fare il lavoro anche dei loro ormai ex colleghi. Questo, con possibili ripercussioni per le accettazioni dei drive through – le postazioni in cui si eseguono i tamponi dall’auto – per la complessa gestione dei cittadini stranieri, per la registrazione dei casi gestiti a domicilio, gli ambulatori protetti e altre funzioni che richiedono la conoscenza dell’organizzazione, sempre in riferimento alla pandemia.

E a lasciarli perplessi è che la delibera stabilisca di ricorrere ai contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato, a parte per 65 infermieri, 3 ostetriche e 10 assistenti tecnici, anche per un assistente amministrativo, un operatore tecnico e un social media manager. L’emergenza Covid non è certo finita, è l’altra preoccupazione, ma si rinuncia a personale già formato, in grado di gestire situazioni complesse con il rischio di creare disservizi ai cittadini.

La risposta della Asl è che è in atto una complessiva riorganizzazione del personale, per cui ci saranno altri amministrativi destinati alle attività fino a ieri svolte dai 12 interinali, senza che questo metta in crisi l’organizzazione e l’efficienza dei servizi.

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