GROSSETO. La salma del militare del Cemivet rimasto ucciso in un terribile incidente stradale in Kosovo è arrivata a Ciampino nel pomeriggio di giovedì 26 ottobre. L’aereo che sarebbe dovuto atterrare mercoledì 25 ottobre all’aeroporto militare, atteso per le 20, non era partito da Pristina e il rientro del feretro è quindi slittato di un giorno.
Il volo è stato programmato di nuovo per giovedì 26 ottobre, nel pomeriggio. Ad attenderlo, all’aeroporto di Ciampino, ci sono da ieri i militari del Cemivet, colleghi di Claudio Cadeddu, che lo accompagneranno nel suo ultimo viaggio a Grosseto, dove il 47enne prestava servizio come cinofilo e dove viveva con la moglie e con la figlia.
Intanto però, la salma del militare rimasto ucciso in un incidente mentre stava svolgendo la sua ultima missione all’estero, è stata portata all’ospedale militare del Celio, a disposizione della procura che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia sul corpo del decano dei cinofili grossetani.
Soltanto quando la procura militari avrà fatto tutti gli accertamenti, verrà organizzata a Grosseto la cerimonia funebre.
L’abbraccio del ministro Tajani ai genitori di Claudio
A Ciampino, nel pomeriggio di mercoledì, sono invece atterrati i genitori del militare del Cemivet, partiti dalla Sardegna.
Il padre e la madre del 47enne sono stati accolti dai colleghi dell’uomo e hanno ricevuto la visita della sottosegretaria alla Difesa, la senatrice Isabella Rauti, e del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Cadeddu.
La collega di Cadeddu è fuori pericolo
Erano in due, sul camion Vm che aveva imboccato la strada per Pristina martedì 24 ottobre. Insieme a Claudio, c’era una collega del Cemivet, Daniela Napolitano, che per fortuna, nello schianto, non ha riportato ferite gravi.
La donna, operatrice cinofila alla caserma di via Castiglionese ormai da anni, era seduta vicina a Claudio. Il quarantasettenne è stato sbalzato fuori dal mezzo e per lui non c’è stato nulla da fare. Con i due militari viaggiavano anche i loro cani, che sono stati affidati in via precauzionale al veterinario.
