GROSSETO. Ci sono due comunità che piangono un uomo che era riuscito a conquistare il cuore di tutti. Quella di Quartu Sant’Elena, in Sardegna, dov’era nato 47 anni fa e quella di Grosseto, dove prestava servizio da anni al Cemivet, dov’era diventato decano dei cinofili.
Martedì 24 ottobre, Claudio Cadeddu, è morto in Kosovo. Il militare, insieme a una collega di 41 anni, è rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale.
L’arrivo del feretro a Ciampino
Nel pomeriggio di mercoledì 25 ottobre, i colleghi di Claudio Cadeddu sono partiti per l’aeroporto militare di Ciampino, dove, alle 20, atterrerà l’aereo con il feretro del cinofilo, partito dal Kosovo.
Nel pomeriggio, sempre all’aeroporto militare, sono atterrati anche il padre e la madre del 47enne, partiti dalla Sardegna. A loro è stato tributato l’abbraccio dei colleghi di loro figlio, che hanno aspettato l’atterraggio del loro volo per accompagnarli a Grosseto.
E sempre a Grosseto, dove da anni viveva Claudio, con la moglie e la figlia di 8 anni, arriverà la salma di Claudio, attesa da tutti i colleghi e dai vertici del Cemivet, per l’ultimo saluto al militare che ha lavorato tutta la vita in difesa della sua nazione.
Il frontale con il camion
Cadeddu era al volante di un camion militare e stava viaggiando verso Pristina quando si sarebbe scontrato con un mezzo civile che viaggiava nella direzione opposta. Per lui, 47 anni, esperto cinofilo, non c’è stato nulla da fare. È rimasto incastrato dentro al mezzo.
Sul camion con il graduato aiutante c’era anche una collega, di 41 anni, che è rimasta ferita in maniera non grave. È stata soccorsa da un elicottero delle Forze armate americane nella struttura sanitaria della base militare di Pec, dove entrambi prestavano servizio.
I militari del Cemivet sono impegnati nella missione internazionale K-For. Il loro compito è quello di ricercare materiale esplosivo insieme ai loro cani. Sul camion, insieme ai due militari, c’erano anche i loro cani.
La tragedia durante l’ultima missione
Quella in Kosovo, per Cadeddu, sarebbe stata probabilmente l’ultima missione. Era partito da Grosseto da meno di una settimana. Da vent’anni era al gruppo cinofili del Cemivet, appassionatissimo di cani, un uomo che c’era sempre quando qualcuno aveva bisogno di lui.
I militari del Cemivet sono sotto choc. Claudio era benvoluto da tutti. La notizia dell’incidente è arrivata come un fulmine a ciel sereno al Centro militare veterinario sulla Castiglionese, dove i colleghi lo avevano salutato pochi giorni fa. «Era sardo, aveva un carattere tignoso – dice un suo collega – ma era benvoluto da tutti. Siamo rimasti tutti senza fiato».
Originario della Sardegna, sposato e con una figlia di 8 anni, il graduato aiutante del Cemivet aveva detto ai suoi colleghi che gli anni che lo avrebbero separato dal congedo, gli avrebbe passati al Cemivet.
Messaggi di cordoglio per la morte del militare del Cemivet sono arrivati dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Pietro Serino e dal ministro della Difesa Guido Crosetto. «Con enorme sofferenza, esprimo la mia vicinanza e vorrei stringere in un ideale abbraccio la moglie, la figlia e i familiari di Claudio Cadeddu, servitore
dell’Italia nell’esercito italiano», ha detto il ministro. Parole alle quali si aggiungono quelle del parlamentare di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi.
«Esprimo profondo cordoglio per la morte di Claudio Cadeddu, il militare italiano, rimasto ucciso ieri in un incidente stradale mentre era impegnato nella missione umanitaria K-For in Kosovo. Si tratta di un gravissimo lutto che colpisce i familiari, a cui vanno le mie condoglianze, e l’intera comunità di Grosseto»: è quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli