L'amore per il Grifone e la città. Non basta una settimana Skip to content

L’amore per il Grifone e la città. Non basta una settimana

L’amore per il Grifone non si “conquista” comprando la società. Serve un lungo e positivo rapporto con la città, i tifosi e la stampa
La dirigenza del Grifone. Da sinistra: Petritola, Guida e Anellucci
La dirigenza del Grifone. Da sinistra: Petritola, Guida e Anellucci

GROSSETO. «Adesso avremo dieci giorni di tempo per sistemare la situazione. Occorre materia di qualità per far crescere la rosa e noi lo faremo. Chiedo ai tifosi di avere pazienza, questa è una piazza importante, che merita di crescere nel mondo del calcio. Se tra qualche settimana non saremo riusciti nell’intento le critiche saranno accettate. Chi ci disapprova a prescindere, come una parte dei media, non ama questa città e non ama il Grosseto calcio».

Sono parole del presidente Guida dopo la sconfitta interna subita dal Città di Castello, che mantiene il Grifone nel fossato della classifica. Frasi generiche sui movimenti della società e, allo stesso tempo, un tentativo di sminuire il lavoro giornalistico dell’ambiente. 

Con il calcio e la città non esiste un colpo di fulmine

Eppure in sala stampa erano presenti giornalisti che hanno scritto la storia del Grosseto calcio in Promozione, in serie B, adesso in D. Anni e anni di lavoro. Lo hanno fatto, e continueranno a farlo, con quella parola “amore” che Guida usa come una spada. L’amore non sboccia improvviso, nello sport non è in vigore il colpo di fulmine e il presidente non è autorizzato a usare un termine talmente profondo arrogandosi il diritto che lui “ama Grosseto”.

Non può essere vero.

Si ama quello che si conosce attraversando gioie e lacrime, si ama il passato, si amano le persone che hanno dato luce al Grifone, si amano le persone che non ci sono più, i luoghi, gli stadi, le trasferte vissute gomito a gomito. Quella immensa matassa di sentimenti disseminati e raccolti sono il grumo potente di un amore altrettanto immenso, che Guida non può lontanamente immaginare cosa sia.

Questo sempre al netto delle vicende puramente sportive, che fanno solo da sfondo al pianeta amore.

Guida è in Maremma perché ha comprato solamente una società, ma non ha acquistato cuori o sorrisi, tanto meno il passato. L’amore non si vende e non si acquista, Grosseto lo ha nascosto gelosamente, e sarà solo con un’immane, ciclopica fatica che questa dirigenza potrà meritarsi di trovarlo.

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