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Adesso Paolone indossa la maglia numero 24 del Grifone

Una folla commossa al funerale di Paolo Malvani: lo striscione dei tifosi saluta il capo ultrà. Davanti al feretro la corona di fiori dell’ex presidente Piero Camilli
Il feretro di Paolo Malvani

GROSSETO. I volti sono quelli della nord, amici da sempre, le lacrime sono quelle della nord, vere, sincere. Da sempre.
Lentamente il piazzale di Sterpeto si popola, come la nord quando gioca il Grifone, barbe e occhiali si mescolano insieme alle strette di mano, gli abbracci, gli sguardi smarriti.

L’incredulità dilaga diventando un urlo unico, che vagabonda smarrito nell’aria carica di pioggia. Paolo Malvani ancora non è arrivato. L’attesa è sconcertante, come quando il Grifone subisce un gol. Si aspetta.

«Un vero ultras non muore mai»

Quando Paolone appare in fondo al viale, il silenzio diventa materia. La macchina, lentamente, entra nel cimitero, si ferma. Paolodance sorride leggendo l’enorme striscione che recita: «Un vero ultras non muore mai!», scritto e presentato dalla nuova generazione della nord.

Lo striscione della curva nord a Sterpeto

Poi il mezzo si rimette in movimento, dietro lo segue la gente stretta uno accanto all’altro, guardandosi intorno per cercare di scrollarsi di dosso il dolore. Inutilmente. L’angoscia cade sui cipressi, sui fiori, ammanta le croci, le inferiate, scende dalle scale e dalle panchine, striscia tra colonne e fotografie, svolta su archi e vasi, si arrampica sui muri, quindi scivola verso l’orizzonte.

Il carro funebre si arresta a metà del vialetto, che porta alla chiesa, il feretro viene messo sul carrello e avanza. Per volere dei famigliari il breve rito funebre avviene fuori dal tempio.

La curva unita per Paolone

Lui, Paolone, si mostra in un’immagine dove appare pettinato con un crocchio dietro la nuca, gli occhiali da sole, l’espressione spensierata di sempre. La foto è appoggiata alla maglia rossa del Grifone dove tutta la squadra ha messo le firme, davanti al feretro un’altra divisa bianca porta il numero 24 e il nome “Paolone” colorati di rosso. In mezzo alla folla presenti il presidente della società Antonio Fiorini, e il direttore Filippo Vetrini.

Il feretro con la corona di fiori di Piero Camilli

Nel recente passato il legame indissolubile tra Paolo e il Grosseto calcio si è ancora più cementato con l’arrivo di Gianni Lamioni nel sodalizio, i due sono cresciuti insieme nel quartiere Pace.
Durante la funzione le lacrime si fanno ancora più spazio nel silenzio dei cipressi. Paolo ha sempre potuto contare sulla vicinanza di quella gente, che lo ha aiutato con slancio e sincerità, smorzando come possibile le sue tribolazioni di vita.

L’infinita amicizia di Tommaso, Valentina e del comandante

«In tanti lo hanno sollevato moralmente, tenendo vivi i contatti, andando a trovarlo a casa, portandolo allo stadio – precisa uno dei tanti – ma è giusto ricordare che quelli più assidui e costanti sono stati Tommaso e sua moglie Valentina». Appoggiato in terra si nota la corona di fiori griffata Piero Camilli, ex presidente del Grosseto, da sempre vicino a Paolo a cui lo legava una sincera amicizia.

Il funerale di Paolo Malvani a Sterpeto

Cade qualche goccia di pioggia, nessuno si muove. Ognuno saluta Paolo come vuole. Una carezza, un bacio, un tocco sul legno, un cenno da lontano, un pensiero intimo e nascosto. Osservando bene tra i cipressi si poteva intravedere l’uccellaccio biancorosso asciugarsi una stilla di pianto.
La famiglia Malvani ringrazia tutti i presenti al funerale e chi gli ha voluto bene, pur non essendo potuto essere presente, con un pensiero particolare a Piero Camilli.

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