GROSSETO. Si è spento la sera del 15 ottobre a Grosseto, dopo una lunga malattia, il sorriso di Enzo Biagini. Aveva 70 anni appena compiuti e per 40 aveva lavorato in ambito sanitario, a Castel del Piano. Prima per la Usl dell’area amiatina, poi Asl 9 e infine per la Asl sudest, prima di andare in pensione nel 2017.
Nato a Castel del Piano, dove ha vissuto gran parte della sua vita, grande cultura e passione per il lavoro, Enzo è stato per molti anni dirigente amministrativo a capo dell’organizzazione del cup e dei medici di base per la zona distretto dell’Amiata grossetana, prima dell’unificazione delle aziende sanitarie. Molto preparato e competente, ha rappresentato una vera e propria colonna portante per la struttura, cui facevano riferimento i colleghi di tutta l’Asl.
La passione per la politica
Enzo aveva anche un’altra grande passione: la politica, unita all’impegno civile, tanto che era stato assessore dal 1985 al 1995 nella giunta guidata da Mario Rotellini, del Partito popolare italiano, nato dalle ceneri della Dc. Era, infatti, un democristiano Doc e accanto a questa definizione che dava di se stesso, amava precisare di essere un “uomo della prima Repubblica”. Non aveva facilmente accettato il cambiamento e la nascita di nuovi schieramenti politici nei quali più non si riconosceva.
Il ricordo della compagna
Durante il periodo di lavoro si divideva tra Castel del Piano e Grosseto. Poi, dopo la pensione, si era trasferito stabilmente nel capoluogo insieme alla compagna Laura Guercia, che lo ricorda con parole commosse.
«Enzo era una persona molto amata e stimata, che trovava sempre il tempo per tutti», dice Laura che con lui ha trascorso 52 anni della sua vita. «Era un uomo generoso, disponibile, appassionato del suo lavoro all’Asl dove era entrato nel 1974. Il suo ricordo più bello è il sorriso con il quale sapeva affrontare ogni situazione, anche le più difficili».
I funerali avranno luogo domani, martedì 17 ottobre, alle 15, nella chiesa dei Santi Nicolò e Lucia, a Castel del Piano. La famiglia ha chiesto di non portare fiori, ma di fare offerte al Comitato per la vita di Grosseto.
