Qualità della vita: Grosseto crolla nella sicurezza, furti e droga tra i più alti del Paese | MaremmaOggi Skip to content

Qualità della vita: Grosseto crolla nella sicurezza, furti e droga tra i più alti del Paese

La classifica 2025 della qualità della vita del Sole 24 Ore penalizza Grosseto, che scende al 59° posto. A crollare è la sicurezza: furti in abitazione, droga e truffe informatiche sopra la media nazionale. Meglio invece ambiente, cultura e servizi
La variazione del dato sulla qualità della vita negli anni in provincia di Grosseto
La variazione del dato sulla qualità della vita negli anni in provincia di Grosseto

GROSSETO. Furti in casa tra i più alti del Paese, reati legati alla droga in crescita, incidenti stradali oltre la media e truffe informatiche diffuse. È questo il quadro con cui la provincia di Grosseto entra nella classifica 2025 del Sole 24 Ore, precipitando al 97° posto per sicurezza e giustizia, uno dei risultati peggiori a livello nazionale.

I numeri sono provinciali, ma è evidente che il dato di Grosseto è quello che incide più di tutti sui risultati finali.

La provincia mantiene una qualità della vita complessivamente discreta, ma perde posizioni rispetto al 2024: da 56ª a 59ª, con un saldo negativo di tre punti. A pesare sono soprattutto i dati legati alla sicurezza, mentre vanno meglio ambiente, servizi, cultura e tempo libero, che continuano a trainare la percezione di vivibilità del territorio.

In Maremma però si mangia (bene) e si legge, siamo secondi per ristoranti e librerie. Ma siamo anche un territorio che invecchia sempre di più.

Di seguito l’analisi completa di tutti i comparti, che Il Sole 24 ore compila valutando 107 indicatori diversi.

Sicurezza e giustizia: Grosseto precipita al 97° posto (-21 posizioni)

È il nodo centrale, la criticità più evidente.

La provincia è oggi fra le meno sicure del Paese per diffusione dei reati e incidentalità stradale, ma su questi ultimi dati incidono gli incidenti avvenuti sull’Aurelia e i cronici ritardi nell’adeguamento.

I numeri mostrano una sofferenza profonda:

  • Reati legati agli stupefacenti: 104° posto

  • Furti in abitazione: 100°

  • Incidenti stradali con morti e feriti: 98°

  • Truffe informatiche: 94°

  • Danneggiamenti e vandalismi: 94°

Anche il tribunale soffre, con una quota elevata di processi pendenti oltre tre anni (94° posto), pur registrando una buona capacità di chiusura delle cause più recenti. In sintesi: criminalità e sicurezza stradale crescono, mentre la giustizia fatica a smaltire i fascicoli più vecchi.

È questo il vero freno alla qualità della vita grossetana 2025.

Ricchezza e consumi: 55° posto (-10), salari bassi e risparmio debole

Il territorio perde dieci posizioni e conferma difficoltà strutturali sul lato economico.

  • Retribuzione media lavoratori tra le più basse d’Italia (85°)

  • Risparmi bancari sotto media (70°)

  • Pagamenti alle imprese in ritardo (76°)

Alcuni dati però spiccano in positivo:

✔ Pil pro capite in crescita più della media nazionale
✔ Disuguaglianza reddituale contenuta
✔ Mercato immobiliare dinamico (+assorbimento residenziale 22°)
✔ Inflazione inferiore alla media italiana

Il quadro è chiaro: si lavora, i prezzi sono stabili e l’economia si muove, ma gli stipendi restano troppo bassi e riducono capacità di spesa e risparmio delle famiglie.

Affari e lavoro: 55° posto (+19), forte recupero ma innovazione scarsa

È uno dei salti più rilevanti dell’anno: +19 posizioni. Grosseto cresce nel lavoro e nella capacità produttiva, con indicatori molto solidi:

✔ alta partecipazione alla formazione continua (5° posto nazionale)
✔ ottimo tasso di occupazione (76% – 19°)
✔ bassissimo ricorso alla cassa integrazione (24°)

Dove invece il territorio rallenta:

  • poche startup innovative (86°)

  • export quasi inesistente (88°)

  • quota laureati molto bassa (94°)

  • infortuni sul lavoro sopra la media (103°)

L’economia quindi regge, ma innova poco e non si internazionalizza. Si lavora, ma la crescita non si trasforma abbastanza in modernizzazione.

Demografia e società: 59° posto (+10), territorio che attrae ma invecchia

Saldo positivo di dieci posizioni. Grosseto cresce nel benessere sociale, grazie a:

✔ saldo migratorio attivo: arrivano più persone di quante partono
✔ mortalità evitabile bassa
✔ buona presenza di medici di base
✔ qualità della vita femminile sopra la media

Le criticità riguardano la struttura della popolazione:

  • natalità molto bassa (97°)

  • alta dipendenza anziani (102°)

  • solitudine diffusa (93°)

Grosseto è un territorio che piace, dove si vive bene, ma che si svuota di giovani e si riempie di anziani. Uno scenario che nel futuro rischia di pesare su welfare, lavoro e servizi sanitari.

Ambiente e servizi: 48° posto (+3), green e digitale ma fragile

Qui il territorio tiene e migliora.

Le migliori performance:

  • energia prodotta da rinnovabili altissima: 88% (top nazionale), del resto l’assalto alla Maremma è in atto
  • aria salubre con valori molto migliori della media
  • servizi pubblici digitali diffusi (75% comuni online – 18°)
  • buona qualità di vita per bambini e giovani

Altri indicatori però segnalano vulnerabilità:

  • raccolta differenziata bassa (88°)

  • forte rischio idrogeologico e frane

  • fotovoltaico poco diffuso nei centri urbani (104°)

  • qualità della vita degli anziani inferiore alla media (78°)

Grosseto è sana e vivibile, ma necessita interventi su gestione rifiuti e resilienza climatica.

Cultura e tempo libero: 24° posto (+6), uno dei migliori risultati

La provincia vola nei ranking legati alla vivibilità sociale e alla fruizione del tempo libero.

Top indicatori:

  • ristoranti 2° posto in Italia
  • librerie 2°
  • spettacoli e programmazione culturale 8°
  • presenza non profit molto alta

Debolezze da notare:

  • sportività bassa (85°)

  • patrimonio museale sotto media (72°)

  • pochi amministratori under40 (94°)

Una provincia viva, socialmente attiva, ricca di eventi e relazioni, che però fatica a valorizzare sport, musei e partecipazione politica giovanile.

Il bilancio finale

La Provincia di Grosseto non perde terreno ovunque, ma cade dove più pesa: sicurezza, legalità, incidenti stradali, reati e furti domestici. È questo che trascina la provincia al 59° posto nazionale, con dati chiari e non più ignorabili.

Nello stesso tempo il territorio si conferma vivibile, culturalmente acceso, ambientalmente sano e attrattivo, con un tessuto sociale che tiene.

La priorità ora è una sola: sicurezza. Perché su cultura, ambiente, servizi e qualità complessiva della vita Grosseto dimostra di potersela giocare.

Confronto tra province toscane: Grosseto scende, Siena resta in alto

Provincia Posizione 2024 Posizione 2025 Variazione
Siena 15ª 21ª ▼ -6
Pisa 34ª 29ª ▲ +5
Firenze 36ª 36ª =
Prato 31ª 38ª ▼ -7
Arezzo 41ª 44ª ▼ -3
Livorno 62ª 49ª ▲ +13
Lucca 68ª 58ª ▲ +10
Grosseto 56ª 59ª ▼ -3
Massa-Carrara 70ª 64ª ▲ +4
Pistoia 61ª 66ª ▼ -5

Sintesi regionale

Siena rimane la prima in Toscana, pur perdendo 6 posizioni. Livorno e Lucca sono le due sorprese 2025, con salti di +13 e +10 posizioni. Firenze resta stabile, ma lontana dal podio. Prato, Pistoia e Grosseto arretrano, mentre Massa recupera. Grosseto scende, ma resta comunque nel mezzo del gruppo, con la sicurezza come punto di debolezza principale.

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