GROSSETO. Domenica scorsa, 30 marzo, è stata una domenica d’inferno per i tanti senesi, e aretini, calati in Maremma per il primo week end dal sapore primaverile. Al rientro verso casa, infatti, un semaforo sulla Grosseto-Siena ha causato, in direzione nord, code di chilometri.
È successo che dove termina la 4 corsie e iniziano i lavori del lotto 9, nel comune di Monticiano, c’è stata una frana, che ha tolto stabilità alla carreggiata.
Per questo Anas, per garantire la sicurezza, è stata costretta a mettere un semaforo, sui due lati, che fa passare alternativamente le auto in un senso e nell’altro.
Il grande traffico di rientro in direzione nord ha fatto il resto.
Il vero problema è consistito nel fatto che il semaforo, che nei giorni precedenti aveva svolto, diciamo così, il suo lavoro in modo corretto, è rimasto programmato con gli stessi tempi di alternanza fra rosso e verde anche la domenica sera. Quando in direzione sud c’erano poche auto, mentre in direzione nord c’era il forte traffico di rientro. E questo ha causato le code.
Già da domenica 5 Anas piazzerà sul posto un addetto, che regolerà manualmente il semaforo, così da consentire un deflusso migliore verso Siena.
Anche perché i lavori rischiano di non essere brevi e si va verso la stagione estiva.
Il comunicato di Anas: «Approfondimenti tecnici»
Sulla vicenda Anas ha diffuso un comunicato.
«Nei giorni scorsi, i tecnici Anas hanno riscontrato uno smottamento che ha interessato la carreggiata della strada statale 223 “di Paganico” nel comune di Monticiano. La circolazione è provvisoriamente regolata a senso unico alternato regolato da semaforo per garantire la sicurezza della circolazione».
«Attualmente sono in corso monitoraggio e approfondimenti tecnici necessari a individuare la tipologia di intervento più opportuna al fine di ripristinare la circolazione a doppio senso nel più breve tempo possibile».
«Nel prossimo fine settimana il senso unico alternato sarà regolato direttamente dal personale di cantiere per agevolare il flusso di traffico prevalente».
