CAPALBIO. Hanno segnalato un’auto sospetta ai carabinieri. Una Skoda Octavia che si aggirava nelle campagne intorno a Capalbio. I militari sono arrivati al Chiarone e hanno visto la coppia nascosta dietro alla vettura.

Hanno chiesto loro cosa stessero facendo: i due, entrambi di origini ceche, hanno fatto capire ai carabinieri che la loro auto era in panne. Ma i militari della stazione di Capalbio non hanno creduto alle loro parole e hanno deciso di controllare la loro vettura. Scoprendo arnesi da scasso, tre coltelli, un tirapugni e droga. 

Al Chiarone sono arrivati anche i colleghi del norm di Orbetello: i due, sono stati arrestati. 

Patteggiano dieci mesi

Giovedì 27 febbraio, la coppia, dopo una notte passata nelle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri di Orbetello è stata accompagnata in tribunale, per il processo per direttissima. 

La difficoltà della cancelleria del tribunale è stata trovare un’interprete che potesse tradurre quello che sarebbe successo di lì a poco in aula ai due che parlano solo ceco. 

Dopo un primo tentativo, è stata trovata la persona giusta e il processo si è celebrato. I due, accusati di porto illegale di armi e arnesi da scasso e spaccio, hanno scelto di patteggiare. 

Nell’abitacolo dell’auto, i due avevano nascosto una serie di arnesi da scasso, tra cui due piedi di porco alti 80 centimetri ciascuno, un mazzuolo e tutto l’occorrente per entrare in azione. Ma avevano anche un tirapugni, tre coltelli e hashish, cocaina ed ecstasy. Droga che sarebbe servita al confezionamento di più di 100 dosi.

Difesi dall’avvocata Loredana Pinna, i due hanno chiesto di patteggiare. Richiesta che è stata accolta dalla vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo e dalla giudice Agnieszka Karpinska. 

La coppia ha patteggiato 10 mesi di reclusione e mille euro di multa. I due, in aula, hanno anche detto che lasceranno la provincia di Grosseto.