GROSSETO. Quattro proposte su cinque, presentate da Grosseto al centro per migliorare la città, sono state bocciate dal segretario comunale. E per questo motivo, l’associazione ha deciso di rivolgersi direttamente alla prefetta Paola Berardino. Per chiedere un incontro e per segnalare che con quella scelta «si è ostacolata la partecipazione democratica dei cittadini».
500 le firme raccolte
Le cinque proposte sono state presentate dall’associazione insieme a Italia Nostra, Forum ambientalista e Wwf e sono state sottoscritte da 500 cittadini che chiedevano interventi precisi per migliorare la città: introdurre le consulte per la salute, per gli animali e per il verde, un piano pubblico di manutenzione di strade e marciapiedi e per portare centinaia di studenti nordamericani a vivere e studiare in città.
Ma quattro di queste sono state bocciate dal nuovo segretario comunale Simone Cucinotta, dopo che il suo predecessore aveva dato l’ok.
«Il segretario comunale ha applicato una personale interpretazione della normativa che regolamenta la partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica – dice Matteo Della Negra, portavoce di Grosseto al centro – citando le norme in modo inesatto, poiché non riportano quanto da lui asserito, e arrogandosi pareri che secondo la normativa spetterebbero agli organi politici -ovvero al consiglio comunale e alla Giunta».
La consulta del verde non va in consiglio
L’unica proposta rimasta in piedi è quella che riguarda l’istituzione di una consulta del verde che però, ad oggi, non è stata ancora portata in consiglio, nonostante siano ampiamente scaduti tutti i termini regolamentari. Proposta che, a differenza delle altre era già stata presentata in passato, arrivando ad essere discussa in consiglio comunale.
«Quanto messo in atto dal segretario generale Simone Cucinotta produce un grave impedimento alla partecipazione democratica dei cittadini per il quale chiediamo che la Prefettura prenda posizione – dicono i componenti di Grosseto al centro – a difesa della legalità e dell’obiettivo preminente della partecipazione espresso dallo Statuto comunale. Il nuovo segretario generale Simone Cucinotta è stato scelto e incaricato dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna nel novembre scorso, in sostituzione di Luca Canessa, proprio nei giorni in cui i cittadini si recavano in municipio per firmare le cinque proposte di iniziativa popolare. Le proposte erano state redatte con la collaborazione dell’Ufficio affari istituzionali del Comune, avevano ricevuto l’ok sulla correttezza formale dal segretario generale uscente Luca Canessa ed erano stati vidimati dal vice segretario Felice Carullo, secondo l’iter che il Comune aveva già adottato in passato per altre proposte di iniziativa popolare, una delle quali è stata approvata dalla Giunta».
Il nuovo segretario comunale, che si è espresso dopo che erano decorsi tutti i termini normativi, le ha rigettate decidendone l’inammissibilità. «Nel comunicarci le sue decisioni ha scritto cose inesatte citando norme che non riportano quanto da lui asserito – dicono ancora – ha inoltre espresso pareri politici che spetterebbero al consiglio comunale e alla giunta, impedendo che le proposte di iniziativa popolare compissero l’iter previsto dalla legge, dallo statuto e dal regolamento del Comune e venissero valutate appunto dai due organi politici competenti. Oltre a ciò non ha dato ai promotori alcuna possibilità di modifica delle stesse per superare i supposti impedimenti».
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