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Vivarelli Colonna: «Pnrr, centro, parcheggi: così cambio la città»

Il sindaco Vivarelli Colonna svela i progetti a MaremmaOggi: parcheggi blu all’ospedale. Nessuna rinuncia al Pnrr nonostante gli aumenti. E parla del suo futuro
Antonfrancesco Vivarelli Colonna svela i progetti per cambiare la città
Antonfrancesco Vivarelli Colonna svela i progetti per cambiare la città

GROSSETO. Le scadenze sembrano lontane, ma in realtà sono dietro l’angolo: 2026 il Pnrr, 2027 le prossime amministrative. E poi ce n’è una più vicina, quantificabile in un paio d’anni da adesso, perché soprattutto nel secondo mandato i risultati del lavoro del sindaco e della giunta vanno portati a casa con largo anticipo rispetto alla scadenza del mandato.

Lo sa bene il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che anticipa a MaremmaOggi alcune strategie per i prossimi mesi: in testa il Pnrr, quindi il PinQua (che è la misura sulla qualità dell’abitare dello stesso Pnrr), ma poi anche il centro storico e i parcheggi. Con un finale sul suo futuro, politico e non.

Parla a ruota libera nel suo ufficio il sindacone. Accanto a lui la portavoce Chiara Bravi, che non lo molla un attimo, prende appunti. C’è anche Arturo Bernardini, responsabile della comunicazione, che come Penelope prova a tessere una tela nuova, riportando il dibattito cittadino dalle tante, troppe polemiche, alle cose concrete. Mai come in questo momento ce ne sarebbe bisogno.

Pnrr e PinQua, qui si gioca il futuro di Grosseto

Sindaco, il Pnrr pareva trasformare i sogni in realtà, ma ora emergono problemi. Che succede a Grosseto?

«Il Pnrr è qualcosa di innovativo, di mai fatto. Dovrebbe portare 36 milioni a Grosseto, oltre a 15 per il PinQua, che con l’intervento dei privati diventano 54. Sono tanti soldi che possono cambiare il volto della città. I nostri uffici hanno lavorato in modo egregio per predisporre una serie di progetti. Il problema è che con lo scoppio della guerra in Ucraina c’è stato un incremento del 30% dei costi, fra energia e aumento delle materie prime. E questo ha costretto a rivedere alcuni piani. Non va dimenticato che il Pnrr mette regole stringenti, i progetti vanno completati entro il 2026, sennò vanno resi indietro i soldi».

E quindi dovete rinunciare a qualcosa? Siete costretti a scegliere?

«No, abbiamo deciso di portare avanti tutto. Come Anci (associazione dei Comuni italiani, ndr) abbiamo chiesto e ottenuto un aumento degli stanziamenti. Al momento è arrivato un 10%, che certo non basta, ma grazie ad una grande coesione di squadra in giunta abbiamo deciso di rinunciare tutti a qualcosa, per avere le risorse aggiuntive che consentano di portare avanti i progetti. Inoltre abbiamo approvato il bilancio con largo anticipo e anche questo ci aiuta».

Sono prossimi alla cantierizzazione

  • l’intervento di sostituzione edilizia nella scuola di via Monte Bianco, per un valore di 8,5 milioni di euro
  • gli interventi sull’asilo nido di via Statonia per 1,2 milioni di euro;
  • sul fabbricato della mensa di via Giotto, per 440 mila euro;
  • sull’ impianto sportivo di via Castiglionese, per 2,5 milioni di euro;
  • sull’ Ex Garibaldi,  per 2 milioni e 600 mila euro,
  • sul parco del Diversivo, per un complessivo di 2 milioni di euro

A che punto siete con i bandi?

«Ecco, questo è un altro nervo scoperto, forse l’ostacolo maggiore. Perché non riusciamo a trovare le ditte che facciano i lavori, almeno non con facilità. Il problema è che questa rimodulazione dei costi porta inevitabilmente anche una riduzione dei margini per chi fa i lavori. E quindi, spesso, le aste vanno deserte. Anche se io sospetto che in qualche caso le aziende facciano una sorta di “cartello”, accordandosi per non partecipare in attesa che i bandi vengano rifatti a condizioni più vantaggiose».

Diversivo, via De’ Barberi, centro storico

Quali sono i progetti a cui tenete di più?

«I lavori al Diversivo sono già iniziati, tutti i lotti appaltati: sarà un vero polmone verde per la città. E poi la “green way” di via De’ Barberi, che cambierà il volto di tutta la zona, peraltro creando un bellissimo collegamento con il centro storico. Sono 15 milioni di euro, ma diventano 54 con i privati. Ecco, non vorrei più sentir dire che non stiamo facendo niente per il centro storico».

In effetti è una critica che rimbalza nelle stradine dentro alle Mura.

«Una critica eccessiva, sbagliata. Noi abbiamo investito sul centro storico e adesso lo faremo ancora di più. Abbiamo riportato in centro la biblioteca, per esempio. Abbiamo acquistato l’ex Marraccini, risolvendo un problema ventennale per il centro. Adesso è partito il processo partecipativo per il suo utilizzo, ma sarà un altro polo di attrazione».

«E poi nel PinQua ci sono la demolizione dell’anagrafe per la realizzazione di 22 case per giovani coppie, ci sono soldi per una migliore fruibilità del Cassero e la ristrutturazione e pedonalizzazione di piazza della Palma. E anche il carcere sarà trasformato, diventerà una foresteria a servizio dell’università, in cui crediamo tantissimo».

Ma sull’emergenza centro storico avete qualcosa in mente?

«Intanto abbiamo rifatto il regolamento acustico per le serate musicali, una sburocratizzazione che consentirà di organizzarle con più facilità. Inoltre stiamo reperendo le risorse per sistemare la pavimentazione nelle vie centrali. Lavoriamo anche a un piano colore e a un piano decoro, per armonizzare il colpo d’occhio. Inoltre ci sarà un tavolo periodico, fisso, con associazioni e, spero, anche il Ccn, per affrontare i problemi in modo sistematico e non una volta ogni tanto».

Piano strutturale e piano operativo, a che punto sono?

«Stiamo lavorando e l’obiettivo è averli in tempi relativamente brevi. Sta andando avanti con la società Simurg Ricerche la raccolta dei contributi, perché dovranno essere risultato di un coinvolgimento di tutta la città. Sono strumenti che poi condizioneranno tutto lo sviluppo cittadino, quindi devono essere il più possibile condivisi»

I parcheggi, nuove zone a pagamento. Per garantire la rotazione

Sui parcheggi il dibattito è aperto. Al momento non è all’ordine del giorno un aumento, anche se Grosseto è la città toscana dove costano meno, una delle meno care d’Italia. Sono in arrivo, invece, nuove zone a pagamento, dove la rotazione è fondamentale.

Quali progetti avete sui parcheggi?

«L’intervento principale, a cui sta lavorando a ritmi serrati l’assessore Riccardo Megale, riguarda la zona dell’ospedale. Da una parte è in corso una trattativa con l’Asl per prendere in gestione il parcheggio sul lato del nuovo ospedale, così da garantire anche controlli più efficaci. Dall’altra stiamo valutando l’ipotesi di mettere il parcheggio sulla Senese, quello dalla parte opposta alla strada rispetto all’ospedale, a pagamento, per garantire una rotazione. Perché quel parcheggio non viene usato per quella che sarebbe la sua destinazione».

È un parcheggio sempre stracolmo, le auto spesso sono anche sulle aiuole.

«Esatto, e questo succede perché molti lo usano come parcheggio scambiatore: ci lasciano l’auto tutto il giorno. Non è la funzione per la quale è stato pensato. Quel parcheggio è a servizio dell’ospedale e Grosseto è l’unica città toscana che non ha un parcheggio a pagamento per andare a trovare i parenti ricoverati. Per cui stiamo valutando di dargli una rotazione, vediamo se su tutti i 250 posti o una parte. Solo così chi deve andare al passo avrà la possibilità di lasciare la macchina un’ora o due. Abbiamo anche rifatto il sottopasso proprio per usarlo a questo scopo».

Il parcheggio sulla Senese stracolmo, auto anche sulle aiuole
Il parcheggio sulla Senese stracolmo, auto anche sulle aiuole

Ce ne sono altri in arrivo?

«Il concetto di rotazione è importante, in certe zone. Abbiamo fatto una scelta analoga a Principina. Adesso all’assessore Megale è arrivata una richiesta analoga dai commercianti di via Emilia, stiamo valutando anche lì se fare una parte della strada con le strisce blu».

E il parcheggio degli Arcieri? Sarà sempre così?

«Su quello ci sono pressioni contrastanti. Però nel masterplan delle Mura è previsto un utilizzo diverso, come area spettacoli. Del resto c’è il parcheggio Amiata a due passi. È un percorso che sta andando avanti, ci arriveremo».

Potrebbe essere usato anche per il mercato? Nell’asse piazza Esperanto, piazza Nassiriya e Arcieri ci si potrebbe spostare quasi tutto, recuperando il traffico attorno alle mura e i parcheggi.

«Sulla collocazione del mercato e la revisione degli spazi ci sta lavorando il vicesindaco Bruno Ceccherini. Andremo per gradi, ma è nelle nostre intenzioni fare degli interventi».

Sempre sul traffico, sono in arrivo novità sul centro storico?

«Abbiamo previsto nel Peg (piano esecutivo di gestione) lo studio per la pedonalizzazione completa di piazza Dante, piazza Duomo e corso Carducci, nella fascia 9-19. Da settembre inizieremo a lavorarci, sarà un’area tutta pedonale. Rivedremo anche gli orari di ingresso dei corrieri».

Il futuro politico di Antonfrancesco Vivarelli Colonna

Ma come si vede Antonfrancesco Vivarelli Colonna fra 4 anni?

«Chiariamo una cosa, io non ho bisogno della politica. La faccio da anni solo per passione. Forse è più la politica ad avere bisogno di me. Peraltro sto pensando anche ad un futuro imprenditoriale nel turismo. Sto lavorando a una trasformazione della casa di famiglia (a San Donato, ndr), camere e appartamenti da affittare. Quindi alla fine del mandato potrei dedicarmi ad altro».

Ma la passione per la politica c’è. Sicuro di mollare?

«Di una cosa sono assolutamente sicuro: non lascio Grosseto per candidarmi in Regione. Non ho alcuna intenzione di abbandonare la città e porterò in fondo questi quattro anni che ancora ci sono».

E se capitasse un’altra occasione?

«Ripeto, mi sento prestato alla politica. Poi, nel 2027, vediamo. Se capitasse di candidarsi in un altro Comune o una possibilità a livello nazionale, visti i miei 10 anni di esperienza da sindaco, ci potrei pensare. Ma ora ho da portare in fondo il lavoro a Grosseto. È una priorità assoluta e un impegno che mi sono preso con la città».

Autore

  • Guido Fiorini

    Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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