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Nasce a Marina il nuovo singolo di Viola Violi

La cantante grossetana racconta la sua nuova canzone nata sulla sabbia e con il titolo ispirato dalla…Settimana enigmistica
Viola Violi in una delle immagini di Marina legate alla canzone “Facile alle lacrime”

GROSSETO. L’estate, il calore del sole sulla pelle, la brezza gentile che sorprende al risveglio. La stagione estiva in Maremma significa spiaggia, la base calda della nuova canzone di Viola Rossi. In arte Viola Violi

Grossetana, 33 anni, nel nuovo singolo “facile alle lacrime” si sbottona in un canto nostalgico che parla dell’estate come momento di transizione, dopo il quale si fanno progetti e si programmano ritorni. Forse alla normalità, forse a un amore lasciato da qualche altra parte. 

Giocando con le parole che si nascondono dietro le insenature delle note, Viola Violi svela il suo lato più emotivo. Si lascia trasportare su una melodia che mima il riflesso del sole sulle onde. Tra malinconia e sogno, ben rappresenta il sentimento che talvolta travolge le persone in autunno: la  tristezza di una stagione giunta al termine, i buoni e gli incerti propositi, l’ansia alleviata dagli ultimi tramonti sul mare.

Il brano “Facile alle lacrime”, ispirato a un classico della canzone italiana, è un R&B con una densa dotazione di archi, disponibile su tutte le piattaforme streaming da venerdì 30 settembre.

Colpa di Bartezzaghi

La canzone, nata quasi per caso durante un periodo di riposo tra Grosseto e Marina, è fortemente autobiografica e racconta l’indole della sua autrice: «Sono molto, ma molto emotiva, incline a piangere spesso», si confessa Viola. 

Viola Violi

Il titolo, invece, è il frutto della sua passione per la Settimana enigmistica (diretta appunto da Bartezzaghi). 

«Avevo già sentito una prima bozza di questo beat molto romantico e l’avevo in testa mentre stavo viaggiando in treno verso Milano, come al solito con La Settimana enigmistica tra le mani. “Facile alle lacrime” è la definizione di un cruciverba, la cui risposta era, appunto, “emotiva”. Poi una notte, mentre ero da sola in una casa non mia, con una strumentazione “abbozzatissima”, ho scritto la canzone, il titolo non poteva essere che quello».

Alla realizzazione del singolo hanno collaborato il collettivo “Re Mida Production” e altri artisti, che hanno partecipato a tutto il processo creativo: sulla musica hanno lavorato Matteo Bultrini e Giuseppe Romagnoli  Re Mida Production), gli archi sono di Amalia Marina Candido, il mix e il master di Giorgio Cesaroni. La voce di Viola è stata registrata da Massimo Colagiovanni e l’artwork per copertina e foto è di “Eccetera” (nome d’arte di Massimo Dubbini).

L’immagine che accompagna il singolo è proprio un tramonto estivi a Marina, su cui sono stai inseriti due “scoobydoo”.

Da Grosseto a Roma inseguendo la passione per la musica

Viola ha abitato a Grosseto fino alle superiori, dove ha frequentato il liceo classico. Poi ha scoperto gli studi musicali a Roma, dove vive da più di 10 anni, insegnando musica e canto. La “c” aspirata della Maremma che rivela le sue origini si sente oramai poco e niente, anche se nella a Roma riconoscono la sua calata toscana.

Nella capitale ha frequentato il college a indirizzo musicale Saint Louis e il conservatorio. Concluso un Erasmus a Rotterdam, si è laureata in arrangiamento e composizione orchestrale imparando a suonare anche il pianoforte. Per anni ha cantato anche negli Inna Cantina.

«Non sapevo niente di musica quando sono arrivata a Roma, mi sono messa d’impegno sui libri, l’amore per il canto e per la materia mi hanno fatta crescere», racconta Viola. Il resto è venuto “da sé” con impegno e dedizione costanti.

Facile alle lacrime e Margini: figlie di un disegno comune

Come i grossetani ideatori del film Margini, Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti, Viola (Rossi) è andata via da Grosseto per trovare piena realizzazione. Ma la città e la Maremma le sono rimasti nel cuore.

«Conosco Niccolò – racconta – e quando ho visto il film ho riscoperto quanto è Grosseto significasse per me. Insomma, è come se avessi compreso di essere scappata da casa mia per non sentirmi a casa mai più».

 

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