GROSSETO. Qualche giorno fa, a Follonica, prese fuoco un appartamento. I vigili del fuoco arrivarono prima possibile, ma non immediatamente come avrebbero voluto i proprietari della casa. Furono accolti con un applauso ironico. Se chi in quell’occasione applaudì sapesse in quali condizioni stanno lavorando i pompieri in Maremma, adesso dovrebbe rimangiarsi quell’inopportuno battimani. E magari scusarsi con i vigili del fuoco.
Perché la situazione è al limite del collasso. E solo la buona volontà e gli straordinari massacranti degli uomini che in Maremma lavorano con la divisa (e il casco) grigio-verde addosso consentono di andare avanti e rispondere alle decine di chiamate quotidiane che arrivano da una delle province più grandi d’Italia.
A denunciare la situazione è il Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco che, negli ultimi anni, è diventato quello con più tesserati. Paolo Petri, il segretario provinciale, disegna un quadro a tinte molte scure, nel quale le carenze principali sono legate al numero di mezzi, al fatto che sono vecchi e malridotti e, soprattutto, alla mancanza di personale.
«Sia chiaro – spiega Petri, segretario del sindacato fondato dal compianto Antonio Brizzi nel 1994 – a Grosseto la situazione non è molto diversa da quella di altre parti d’Italia. Il problema è che la Maremma è una provincia vastissima e piena di turisti e, in estate, dobbiamo coprire l’aumento vertiginoso dei casi con gli stessi uomini che abbiamo a novembre».
«Peraltro siamo un corpo “vecchio”, intendo proprio di età. C’è poco turnover, ogni 10 pensionati si fanno 5-6 assunzioni. Il risultato è che sono chiamati a fare straordinari pesanti colleghi di 55, 56, 57 anni. Se ne fanno carico, sia chiaro, ma si capisce che i problemi ci sono».
Peraltro, in estate, con gli stessi uomini, il comando di Grosseto apre anche un presidio all’Isola del Giglio e uno ad Ansedonia, due presidi acquatici (per i salvataggi in mare, ndr) a Scarlino ed ancora ad Ansedonia. E rinforza Follonica, dove le presenze quintuplicano e c’è bisogno di maggior personale.
Alla fine i conti non tornano.
«Stiamo denunciando la situazione a tutti i livelli possibili – dice ancora Petri -. A livello regionale e nazionale del corpo, con il sottosegretario Emanuele Prisco che è venuto in visita al comando. Ma temiamo che il problema non vada verso una soluzione. Anzi. L’invecchiamento del corpo prosegue, così come il ricambio non completo dei pensionati. Sarà sempre peggio, se non sarà deciso un importante piano di assunzioni, alla fine non saremo più in grado di rispondere in tempi brevi a tutte le chiamate».
Una sola autoscala per tutta la provincia
Anche la situazione dei mezzi è drammatica. In tutta la provincia c’è una sola autoscala. Un tempo ce n’era una anche a Follonica, ora non c’è più.
«Abbiamo una sola autoscala, peraltro vecchia e rattoppata. La aggiustiamo di continuo, perché temiamo che se si dovesse fermare non ne avremmo un’altra. Provate a pensare a due eventi più o meno nello stesso momento, uno sull’Amiata e uno a Follonica, dovremmo decidere su quale andare. E poi mancano Aps (auto pompa serbatoio) e Ag (autogru)».
«Lavoriamo al limite – conclude Petri -, con una stanchezza importante che, sia chiaro, riduce anche il livello di attenzione e sicurezza. Ed è solo la buona volontà di tutti i colleghi a tenere in piedi il meccanismo dell’emergenza per gli incendi»
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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