Un anno da commissario: «Grazie a tutta la comunità» Skip to content

Un anno da commissario: «Grazie a tutta la comunità»

Michele Bray ha guidato il Comune di Castell’Azzara che da lunedì 15 maggio avrà di nuovo un sindaco. «Con i ragazzi, il futuro del borgo è in buone mani»
Michele Bray durante l’inaugurazione della targa

CASTELL’AZZARA. Ha guidato il Comune di Castell’Azzara per un anno, come commissario. E oggi, lunedì 15 maggio, mentre si gioca la partita tra Tullio Tenci e Mario Papalini, ha deciso di scrivere una lettera per salutare gli abitanti del borgo che ha guidato.

Michele Bray, con le sue parole, vuole ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto in questo delicato compito. Questa è la sua lettera, che pubblichiamo integralmente. 

Carissime Cittadine e Cittadini del Comune di Castell’Azzara,

nel congedarmi dall’incarico di Commissario desidero ringraziarvi per la generosa ospitalità che mi avete riservato durante la mia permanenza. È stato un anno di intenso lavoro che mi ha consentito di conoscere una comunità attenta e laboriosa, della quale ho apprezzato lo spiccato e sincero attaccamento al proprio territorio e alle proprie tradizioni.

Consapevole di essere stato chiamato ad assolvere le mie funzioni in un momento non facile per il Comune, ho però trovato, fin da subito, grande cordialità e disponibilità alla collaborazione da parte di tutti i dipendenti degli uffici comunali che si sono contraddistinti per la loro serietà, competenza e impegno profuso nell’interesse dell’amministrazione. Un sincero grazie per il vostro lavoro.

Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al segretario comunale, Riccardo Masoni, per la grande professionalità e fattiva collaborazione offertami per garantire la buona riuscita di questo incarico; ad Alice Tabacchioni e Rebecca Fortunati per aver dimostrato doti e capacità non comuni nell’amministrare, con equilibrio e rigore; a Fabrizio Casciani e Alessandra Iovenitti che con abnegazione e grande spirito di servizio si sono sempre adoperati nell’interesse della comunità, assicurandomi in ogni occasione la loro preziosa competenza tecnica.

Un sentimento di gratitudine va a Don Tito, persona preziosa e costante punto di riferimento, e al comandante dell’Arma dei carabinieri, Michele Manieri, esempio di legalità a cui dobbiamo ispirarci.

Infine, grazie a tutto il mondo della scuola: la dirigente scolastica, dottoressa Anna Rosa Conti, il personale collaboratore, gli studenti, i genitori.

La giornata vissuta insieme ai ragazzi per pulire il bosco, il dipinto murale realizzato sul muro della scuola media durante la mia permanenza e il grande impegno civico che ho visto negli studenti nella giornata della Memoria dimostrano che il presente e il futuro di Castell’Azzara sono in buone mani.

In questi mesi ho sentito su di me una grande responsabilità, ma anche una straordinaria vicinanza da parte di tante cittadine e cittadini che mi hanno aiutato a prendere decisioni importanti.

Questa gestione commissariale ha accentrato su di me i poteri del consiglio comunale e della giunta e coloro i quali sono venuti a parlarmi aiutandomi a conoscere il territorio, illustrandomi le criticità che lo contraddistinguono, talvolta anche criticando in modo franco e diretto alcune decisioni prese, rifuggendo da infruttuosi dibattiti da social network, sono stati per me di grande aiuto.

Ed anche per queste ragioni voglio esprimervi sincera gratitudine. Grazie davvero.

In questi mesi, durante il mio incarico, mi sono spesso interrogato su quale possa essere il futuro di Castell’Azzara.

La prima risposta che mi sono sempre dato è che c’è bisogno di più unità, pur nelle legittime differenze; di sentirsi più comunità, attraverso un percorso che passa attraverso la valorizzazione delle tante bellezze che il territorio sa offrire.

È per questo motivo che tutti dovranno impegnarsi nel cercare di superare quelle divergenze, quelle ostilità, molto spesso sterili, che rischiano di limitare la crescita umana e del tessuto sociale ed economico della nostra Castell’Azzara.

Ogni singolo cittadino non punti solo il dito contro quello che non funziona, ma si chieda che cosa possa fare lui stesso per risolvere quel problema con spirito costruttivo.

Alcuni problemi continueranno a persistere, ma il contributo di tutti potrà sempre fare la differenza. Come ha detto il nostro Presidente della Repubblica, sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa immaginarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del Comune.

Dobbiamo aver fiducia in un cammino positivo, pur nella consapevolezza che non ci sono ricette miracolistiche.

Soltanto il lavoro tenace, coerente, lungimirante produce risultati concreti. Un lavoro approfondito, che richiede competenza e che costa fatica e impegno. Ingredienti che il nuovo Sindaco saprà sicuramente valorizzare e portare avanti.

Grazie, quindi, a tutti coloro i quali, dentro e fuori il Palazzo comunale, hanno reso possibile l’espletamento di un incarico non facile in un periodo difficile, e tanti auguri a chi, oggi come domani, dovrà servire l’Ente nella qualità di amministratore.

Vi auguro ogni bene.

Michele Bray

 

 

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