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Trainer fasulli e diete miracolose: ecco come difendersi

Arriva la bella stagione e la prova costume incombe: in 12 si sono rivolti a Federconsumatori. Romualdi: «Chiesti anche 200 euro al mese, non firmate contratti e non pagate nemmeno 10 euro»

GROSSETO. Trainer fasulli e diete miracolose: allarme anche in Toscana. Un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno Grosseto, dove le segnalazioni allo sportello di Federconsumatori sono state 12. Un vero e proprio business senza regole che mette a rischio la salute. In Toscana, i casi segnalati sono stati 420 in un anno, soprattutto da donne tra i 35 e i 60 anni

Diete e fitness online che fanno male alla salute

Con l’arrivo dell’estate e la pressione sociale verso l’“essere in forma”, cresce in Toscana – come nel resto del Paese – un fenomeno preoccupante: quello dei programmi dimagranti e dei pacchetti fitness venduti online da soggetti non qualificati, che promettono miracoli ma mettono a rischio la salute.

A lanciare l’allarme è Federconsumatori, che insieme alla Fondazione ISSCON ha condotto un’indagine approfondita sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso i social network, in particolare Instagram.

L’inchiesta nasce da centinaia di segnalazioni ricevute dai cittadini, preoccupati per i costi elevati, l’assenza di garanzie e – soprattutto – gli effetti negativi su corpo e mente. Un fenomeno pericoloso che tocca la salute fisica e psicologica

In Toscana, da aprile 2024 ad aprile 2025, 420 persone si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori per denunciare casi di truffa o danni legati a “falsi professionisti”. Di questi, 12 a Grosseto.

Il profilo delle vittime è chiaro:

  • Il 78% sono donne, prevalentemente tra i 35 e i 60 anni;
  • •Il 67% ha conosciuto il presunto esperto tramite i social;
  •  L’87% non ha raggiunto alcun obiettivo reale;
  • Il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso;
  • il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare ai danni;
  • Il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un risarcimento, soprattutto per prodotti “miracolosi” inefficaci o potenzialmente dannosi.

Tra i principali rischi segnalati:

  • Presunti nutrizionisti non iscritti all’Albo dei Biologi, che propongono diete personalizzate illegittimamente;
  • Personal trainer non certificati, che collaborano in pacchetti “tutto incluso” da fino a 197 euro al mese;
  • Life coach e mental coach che affrontano, senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come i disturbi del comportamento alimentare;
  • Integratori costosi (fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano del tutto inefficaci.

Pillole dimagranti ed esercizi, ma nessun risultato: «Non pagate nemmeno pochi euro»

L’indagine ha fatto emergere anche le conseguenze emotive e psicologiche che queste esperienze possono generare: ansia, frustrazione, senso di inadeguatezza. In molti casi, gli utenti si sono sentiti colpevoli di non aver ottenuto risultati, senza sapere che erano stati tratti in inganno da vere e proprie pratiche scorrette.

Federconsumatori, che ha ricevuto le segnalazioni da parte di 12 persone, ha scritto all’Agcom. «Al nostro sportello – dice Giorgio Romualdi, presidente provinciale di Federconsumatori  – si sono rivolte persone che sono incappate in falsi professionisti. Noi consigliamo a tutti, quando si tratta di cominciare una dieta, di rivolgersi a biologi iscritti all’albo. L’iscrizione può infatti essere verificata. E anche per quanto riguardano gli esercizi da fare, bisogna affidarsi a professionisti. Tante persone che hanno sottoscritto abbonamenti su Internet si sono trovate ad assumere integratori che, se non avevano effetti collaterali, comunque non avevano avuto alcun beneficio». 

Duecento euro al mese, il costo medio di un abbonamento per dimagrire, comprensivo di integratori. «È vero che dalla firma del contratto ci sono 14 giorni di tempo per il recesso – spiega ancora Romualdi – ma spesso queste persone arrivano al 15° giorno per consegnare la merce e in quel modo i clienti si ritrovano costretti a pagare l’intero importo». 

Non solo donne e uomini con qualche chilo in più ma anche persone che hanno problemi alimentari seri. «Purtroppo le società e le persone che lavorano per esse – aggiunge il presidente di Federconsumatori –  hanno accesso a banche dati di questo tipo e propongono soluzioni che spesso possono risultare dannose per la salute delle persone che invece hanno solo bisogno di supporto medico». 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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