SCARLINO. Gli arredi di piazza Garibaldi fanno ancora discutere. I gruppi consiliari, PensiAmo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino Insieme scrivono una lettera aperta illustrando la situazione.
Le panchine bianche criticate anche da Vittorio Sgarbi, erano state portate alla ditta costruttrice per manutenzione pochi mesi dopo essere state posizionate. «Poi era seguita una lunga degenza al capannone comunale, finché i sedili della discordia sono riapparsi come per miracolo negli stessi luoghi del centro storico – ricorda il gruppo consiliare – sono stati solamente spostati di qualche metro».
Partiamo dalla famigerata piazza centrale. «Qui probabilmente la Sovrintendenza ha confermato il divieto intorno al monumento di Garibaldi e per eluderlo l’amministrazione ha pensato bene di metterne una sola – dicono i gruppi d’opposizione – in un angolo proprio vicino ai tavoli del ristorante estivo all’aperto, così chi si siede sarà al centro della tavolata con la speranza gli venga offerto un crostino o una pappardella e con la paura di vedersi portare il conto».
«Al di là della facile ironia, l’unica spiegazione plausibile è che pur di non ammettere l’errore la giunta Travison ha preferito perseverare con la posa degli altri arredi ormai acquistati (in totale 15) tappezzando il borgo di questi corpi estranei – dicono dall’opposizione – “del tutto incongrui con i caratteri storici e identitari del centro storico” come avevano detto dagli uffici della sovrintendenza».
«Opera di collage mal riuscita»
Così in “quest’opera di collage mal riuscita” come la definiscono dall’opposizione, quattro panchine sono state posizionate al piazzale della Stella «Fra lo scompiglio dei residenti di Rocca già disagiati per la morfologia del luogo, ora impossibilitati ad usare quel parcheggio vicino casa e costretti a lasciare le auto nel lontano piazzale del Castello» dicono i gruppi consiliari nella nota.
Anche nella zona di Porta a mare sono state posizionate altre sedute. «Sugli stalli di un parcheggio – dicono – contribuendo ulteriormente a peggiorare la già difficile situazione dei parcheggi per i residenti, tra scelte cervellotiche come la Ztl tutto l’anno e i parcheggi con disco orario all’interno di tutto il centro storico».
«Che dire poi della distesa di sedili lungo il belvedere di via Roma – proseguono – dove già c’erano panchine a sufficienza, già ribattezzata “Via delle panchine miste”. E in ultimo lo spregio di collocarne due là dove da anni un’attività commerciale apparecchiava un chiosco temporaneo, penalizzandola gravemente per la prossima stagione turistica».
I tre gruppi d’opposizione chiedono di non incolpare la Soprintendenza. «Nei suoi pareri, infatti, si parlava “di non compatibilità, in termini di collocazione e consistenza geometrica dimensionale dei nuovi arredi, con la tutela del valore culturale del monumento a Garibaldi, e del fronte principale del Palazzo Comunale, già Palazzo Pretorio” – ricordano – Vietando quindi punti precisi, ma senza imporre altre posizioni. Questa è stata solamente una scelta arbitraria di questa giunta leghista che poteva decidere di porli in parte a Scalo e al Puntone ed evitare questo brutto “mescolone”, a dispetto nel borgo già colmo di problematiche irrisolte».
La lettera poi si conclude rivolgendosi alla prima cittadina. «Cara sindaca, se l’intento era quello di farsi notare certamente ci siete riusciti – concludono – purtroppo a rimetterci è solo Scarlino. L’unica consolazione, dato si tratta di “elementi amovibili” è quella di aspettare l’estate 2024 per rimediare ai misfatti di un’amministrazione inadeguata e pasticciona».

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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