Si sente male dopo l'udienza, muore notissimo avvocato | MaremmaOggi Skip to content

Si sente male dopo l’udienza, muore notissimo avvocato

Andrea De Cesaris era andato a farsi visitare al pronto soccorso quando è successa la tragedia: il tribunale è sotto choc
L'avvocato Andrea De Cesaris
L’avvocato Andrea De Cesaris

GROSSETO. Ha finito di discutere un’udienza civile ed è tornato allo studio, lamentando un dolore a una gamba. Credeva che si trattasse solo di una contrattura: era stato a sciare qualche giorno fa. Invece, è stato ucciso da un malore che non gli ha lasciato scampo.

Andrea De Cesaris è morto ad appena 60 anni: la corsa all’ospedale Misericordia di Grosseto è stata inutile. Lascia la moglie Paola, che lavorava con lui nel suo studio legale in via Trento, il figlio Lorenzo, che aveva cominciato la pratica legale dal padre e la figlia Claudia.

La passione per lo sci e per le due ruote

Andrea De Cesaris si era iscritto all’albo degli avvocati nel 1993 e aveva messo su uno studio legale conosciutissimo in città. Della sua squadra faceva parte anche il nipote Giacomo e da poco era entrato come praticante il figlio Lorenzo, che aveva deciso di seguire le orme del padre. La sua squadra era la sua famiglia. E tante volte, con i colleghi, in tribunale, lo aveva ribadito.

Andrea De Cesaris sugli sci
Andrea De Cesaris sugli sci

Mercoledì 9 marzo si è presentato in aula, davanti alla giudice Cristina Nicolò insieme a una decina di colleghi. Ha detto loro di avere un dolore a una gamba. E dopo la discussione, intorno alle 9.20, ha lasciato il palazzo di giustizia.

La situazione è precipitata all’improvviso: l’avvocato si è sentito male nello studio e i suoi colleghi hanno dato subito l’allarme chiedendo l’intervento del 118. I tentativi di rianimarlo sono stati inutili: è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto in arresto, ed è morto subito dopo

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno in tribunale: i colleghi di De Cesaris sono rimasti senza parole. Così come gli amici di sempre, quelli con i quali faceva lunghissime pedalate in bicicletta o quelli con i quali condivideva la sua grandissima passione per lo sci e per la montagna.

Era stimato, era amato, era considerato da tutti una bellissima persona.

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