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Senza ordinanza, multe non valide

Polemica sui parcheggi riservati alle persone disabili. Grosseto al centro chiede chiarezza al Comune per tutte le aree private ad uso pubblico
Gli stalli per i disabili occupati dalle auto senza tagliando al Misericordia
I posti per persone disabili all’ospedale, occupati da auto senza contrassegno

GROSSETO. Si riaccende la polemica sui parcheggi in città, in particolare quelli riservati alle persone disabili. E non solo all’ospedale, ma anche quelli dei centri commerciali e dei supermercati

È l’associazione Grosseto al centro (Gac) a tornare all’attacco del Comune con una richiesta specifica: i parcheggi contrassegnato dalle strisce gialle e il simbolo blu dell’handicap sono stati legittimati con le necessarie ordinanze?

Se così non è, non sono validi e di conseguenza non sono valide nemmeno eventuali multe.

GaC: «La competenza è della polizia municipale»

La polizia municipale «può e deve intervenire in tutti i parcheggi che non sono chiusi da sbarre o cancelli, come quelli dell’ospedale Misericordia o dei centri commerciali Maremà e Aurelia Antica. Perché, anche se di proprietà privata, sono aree aperte all’uso pubblico e rispondono in tutto e per tutto alle regole del Codice della Strada, anche per la sosta», scrive Gac, citando l’articolo 2 del testo di legge.

«Nel caso dell’ospedale, ad esempio, si tratta del parcheggio prospiciente l’ala nuova con ingresso e uscita da via Serenissima, in cui sono presenti 19 stalli riservati a persone disabili, del parcheggio del pronto soccorso e di quello dell’obitorio, con ingresso e uscita da via Senese.

La legge attribuisce al Comune la responsabilità di regolamentare la circolazione stradale (articolo 7 del Codice della strada) e nelle aree private aperte all’uso pubblico. È a carico del Comune anche l’apposizione e la manutenzione della segnaletica (articolo 37 de Codice della strada)», aggiunge l’associazione.

Se i posti non sono validi, non lo sono neanche le multe 

In assenza delle ordinanze del Comune che li istituiscono e li legittimano, i posti riservati non sono validi, dice Gac, citando il Testo unico Enti locali (Tuel, articolo 107). Dunque eventuali multe non sono valide

«In tal caso ci apparirebbe eclatante il disinteresse negli anni dell’Amministrazione nonostante le tante segnalazioni dei cittadini. Ricordiamo che il Comune, tra gli obiettivi indicati dal proprio Statuto (articolo 2), ha quello di “garantire il rispetto dei diritti soggettivi e della dignità umana delle persone con disabilità e di promuoverne la piena integrazione nella società”.

Bacchettate anche all’Asl

«Quanto all’Asl sudest, in che modo ha adempiuto alla missione indicata all’articolo 2 del proprio Statuto? Senza l’adozione dei necessari accordi per il controllo degli altri parcheggi, quelli chiusi da sbarre, si “promuove e tutela la salute delle persone” con disabilità che si recano all’ospedale “per consentirne la migliore qualità di vita possibile”?», chiede Gac.

Chiarezza per tutti i parcheggi in aree private ad uso pubblico

Il problema dei parcheggi riservati alle persone disabili che si trovano in aree private, ma ad uso pubblico è un Vaso di Pandora, se le cose stanno come spiega Gac e mancano le ordinanze

E proprio per fare chiarezza , l’associazione ha chiesto al Comune un accesso agli atti per avere le copie di tutte le ordinanze dirigenziali che istituiscono spazi di sosta riservati. Una decina, oltre ai tre citati, ad uso dei vari centri commerciali più piccoli e dei supermercati che si trovano in città:

  • ospedale Misericordia
  • centro commerciale Maremà
  • centro commerciale Aurelia Antica
  • centro commerciale Le Palme
  • centro commerciale Marepark
  • le due aree commerciali di via Scansanese (Carrefour e Conad)
  • area commerciale di via Senegal
  • area commerciale e uffici comunali di via Statonia (Conad)
  • area commerciale Grosseto Nord (farmacia La Rugginosa, Maury’s, Iper Casa)
  • area commerciale tra via del Sabotino e via Monte Cengio (Pam e Hobby Store)
  • parcheggi di via Col di Lana, dietro a Euronics di via Aurelia Nord
  • parcheggio dell’MD in via Aurelia Nord (specificare se area privata ad uso pubblico o ad uso privato)
  • parcheggio della LIDL di via Trieste (specificare se area privata ad uso pubblico o ad uso privato)
  • i parcheggi attigui o prospicienti i volumi commerciali di via Stati Uniti, via Svizzera, via Repubblica Dominicana, via Canada (cinema The Space) e via Inghilterra (specificare se aree private ad uso pubblico o aree pubbliche).

Ipotesi violenza privata? Sì secondo la Cassazione

L’affondo di Gac è durissimo: «Per le persone disabili è importantissimo avere a disposizione spazi riservati in cui parcheggiare. Osservare queste norme è fondamentale per loro, affinché non vengano limitate nella propria mobilità e nei propri diritti, incluso quello di cura. Per questo l’occupazione illegittima degli spazi riservati alle persone con disabilità può far scattare il reato di violenza privata», conclude Gac, citando la sentenza  n. 17.794 del 2017 della V Sezione penale della Corte di Cassazione 

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